L’incontro di Richard Long e Hans-Peter Feldmann al museo Voorlinden

4 Agosto 2017


Riflettori di nuovo puntati sull’Olanda e sul Museum Voorlinden, nuovo indirizzo di riferimento per gli appassionati di arte moderna e contemporanea aperto lo scorso settembre, a circa trenta chilometri da Rotterdam. Nello spazio espositivo voluto dal collezionista e imprenditore olandese Joop van Caldenborgh sono infatti in mostra temporaneamente due importanti lavori di Hans-Peter Feldmann (1941) e Richard Long (1945).

Costituita da 33 dipinti ad olio di artisti diversi, in larga parte sconosciuti, Horizon, realizzata nel 2014, è l’opera presentata da Feldmann: una costruzione spaziale, capace di far convergere i singoli orizzonti dei vari quadri in modo da tale da restituire un’immagine unitaria e omogenea. Nello stesso tempo, attraverso questa selezione l’artista immette nell’osservatore legittimi dubbi sugli autori e sui materiali impiegati.

Nella stessa sala, inoltre, è stato collocato un lavoro del pioniere della land art, figura all’avanguardia anche sul fronte dell’arte concettuale: Richard Long. In River Avon Driftwood Circle, esposta al  Museum Voorlinden, ha assemblato legni trascinati dalla corrente del fiume Avon, una presenza importante nella vita dell’artista che è cresciuto nelle sue vicinanze e, da bambino, giocava lungo il suo corso. Ultimata nel 1996, quest’opera si inserisce pienamente nel suo panorama visivo e, come molte altre opere, è stata appositamente concepita per gli spazi museali.