Con Sansar, la realtà virtuale diventa “democratica”

28 Agosto 2017


Correva l’anno 2003 quando l’azienda californiana Linden Lab lanciava Second Life, un mondo virtuale nel quale avatar degli utenti registrati potevano spostarsi, socializzare e dedicarsi a molte altre attività. Quattordici anni dopo quell’esperienza, la stessa società è pronta a offrire un’evoluzione in versione 2.0 che ridefinisce il progetto. Ad annunciare la nascita della nuova piattaforma, denominata Sansar, è stato lo stesso CEO della società, Ebbe Altberg, introducendola come una forma di “democratizzazione della realtà virtuale. Finora la complessità e gli alti costi hanno costituito una barriera d’accesso, limitando il numero di persone in grado di creare e pubblicare con questo medium, e Sansar cambia completamente le carte in tavola“.

La Linden Lab sta lavorando a Sansar già da diversi anni e promette di offrire un’esperienza nuova agli appassionati del genere. Il ricorso alla realtà virtuale, infatti, consentirà agli utenti di “addentrarsi” in una dimensione contraddistinta da un livello di realismo decisamente più marcato del passato. Alla grafica più essenziale di Second Life si sostituirà il fotorealismo di Sansar, con dettagli scrupolosamente studiati. La piattaforma consentirà di spostarsi tra luoghi già esistenti o di crearne di inediti, a partire da elementi 3D preesistenti o dai cosiddetti “building blocks” presenti nello store, costantemente implementato.

Sansar è intanto disponibile, da qualche giorno, in public beta; con l’iscrizione gratuita, all’utente viene fornito un terreno di 4×4 chilometri, al cui interno può dare vita a tre “esperienze virtuali”. Sono disponibili estensioni per quanti sottoscriveranno abbonamenti con importi che variano da 9,99 dollari al mese fino ai 99,99 dollari al mese per la formula “professional”.