Ancora un’importante scoperta archeologica in Egitto

13 Dicembre 2017


È stata annunciata solo pochi giorni fa una nuova scoperta archeologica che in Egitto, l’ennesima di un anno particolarmente interessante in questo specifico ambito di ricerca. A pochi mesi di distanza dal ritrovamento della colossale statua del faraone Ramses III, il Ministro delle Antichità in carica, Khalid El-Enany, ha infatti comunicato che due nuove tombe sono state “osservate da vicino” per la prima volta, rivelando un patrimonio di rilievo.
Identificate dai codici Kampp 161 e Kampp 150, dal cognome dell’archeologa tedesca Frederica Kampp che le rinvenne all’inizio degli anni Novanta, entrambe erano già appunto note da tempo, ma nessuno aveva fin qui avuto modo di oltrepassarne la porta d’accesso.

Localizzate nella necropoli di Dra ‘Abu el-Naga’ a Luxor, poco distante dalla Valle dei Re, seppure di esigue dimensioni dispongono di corredi funerari che sollecitano l’attenzione della comunità scientifica. In particolare, all’interno della Kampp 161, oltre a frammenti di bare in legno, in parte ancora provvisti di decorazioni, gli archeologi hanno individuato una grande maschera lignea che originariamente faceva parte di una bara di Osiride, una piccola maschera di legno dipinta, il frammento di una maschera di legno dorata in cattive condizioni di conservazione e quattro gambe che un tempo appartenevano a sedie di legno.

Resta anonima l’identità delle famiglie proprietarie, ma due possibilità si stanno facendo largo nella ricerca del nome dei defunti della tomba Kampp 150.
La sepoltura potrebbe essere appartenuta a una persona chiamata Djehuty Mes, il cui nome era inciso su una delle pareti; in alternativa si ritiene che il proprietario sarebbe potuto essere lo scriba Maati, poiché questo nome e quello della moglie Mehi sono presenti su 50 coni funerari trovati nella camera rettangolare della tomba, complessivamente provvista di 5 ingressi.