Impressionismo dalla Normandia ad Aosta

1 Febbraio 2018


Riunendo insieme opere concesse dall’Association Peindre en Normandie di Caen, dal Museo del Belvedere di Vienna, dal Musée Marmottan di Parigi e dal Musée Eugène Boudin di Honfleur, il Forte di Bard (ad Aosta) ospita un’inedita narrazione che dimostra la comune fascinazione per la Normandia nutrita da decine di artisti.
Fino al 17 giugno 2018, la mostra Luci del Nord. Impressionismo in Normandia riunisce oltre 70 opere di autori come Monet, Renoir, Bonnard, Boudin, Corot, Courbet, Daubigny, Delacroix, Dufy e Gericault, per offrire una visione corale ed emozionante di una terra paragonabile a un “microcosmo naturale generato dalla forza della terra, del vento, del mare e della nebbia“.

Curata dallo storico dell’arte Alain Tapié, promossa dall’Associazione Forte di Bard con la collaborazione di Ponte Organisation für kulturelles Management GmbH di Vienna, la rassegna ripercorre le fasi iniziali della cosiddetta “pittura di impressione”: esposte opere risalenti ai primi decenni dell’Ottocento, precursori dell’impressionismo e delle esperienze successive, dal post-impressionismo fino alle avanguardie artistiche del Novecento.
Già da questi lavori si può cogliere come il ruolo del colore sarebbe divenuto sempre più centrale, fino ad acquisire l’essenza di “principale strumento di espressione“. L’analisi si focalizza sulla Normandia, riconoscendo a questa terra “una irresistibile forza di attrazione tra gli artisti del XIX secolo“, che inevitabilmente catturò anche lo sguardo degli autori che si avvicinarono alla pittura “dal vero”. Rinunciando alla dimensione limitata degli atelier per un’immersione nel paesaggio, nei suoi equilibri e nei suoi ritmi, trovarono anche nella luce nordica della Normandia uno straordinario stimolo.

[Immagine in apertura: Auguste Renoir, Coucher de Soleil, vue de Guernesey, 1893 circa]