L’arte “ambientalista” di John Akomfrah

19 Febbraio 2018

Purple-video-installazione-John-Akomfrah

Apre i battenti martedì 20 febbraio la mostra che accende i riflettori sulla poetica di John Akomfrah, ospite del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid fino al 25 marzo con la videoinstallazione Purple. Inserita nello speciale programma di eventi The Future is not what’s going to happen, but what we are going to do, curato da Chus Martínez nell’ambito della fiera ARCOmadrid 2018, la mostra Purple focalizza lo sguardo sulle drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici.

Costituita da 6 schermi di grande formato, l’opera dell’artista britannico esplora gli effetti dei cambiamenti climatici rispetto alla biodiversità ambientale e all’esistenza dell’uomo, attraverso una serie di materiali d’archivio e nuovi spezzoni video. Co-commissionato da TBA21–Academy, che promuove attività interdisciplinari a sostegno della salvaguardia degli oceani, l’intervento è parte integrante delle celebrazioni per il 25esimo anniversario del museo, coinvolgendo nella sua realizzazione anche il Barbican di Londra, lo svedese Bildmuseet Umeå e l’Institute of Contemporary Art di Boston.

Purple richiama ancora una volta l’interesse di Akomfrah verso le dinamiche ambientali, già indagate nelle opere precedenti come Vertigo Sea, del 2015. Stavolta l’artista punta lo sguardo sul potere distruttivo dell’uomo nei confronti della Natura e sulla tragica indifferenza che ne deriva. Al fine di coinvolgere lo spettatore, Akomfrah ha inserito nei desolati paesaggi naturali una figura altrettanto solitaria, emblema dell’umanità intera.