Padova candida i suoi affreschi come Patrimonio dell’Umanità

3 Febbraio 2018

Cappella-degli-Scrovegni-affreschi-Giotto

Obiettivo 2019 per il possibile riconoscimento del percorso Padova Urbs picta come sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La città d’arte veneta, già presente dal 1997 nella prestigiosa lista internazionale con il rinomato Orto Botanico della locale università, fondato nel 1545, ha infatti scelto di sottoporre all’attenzione agli specialisti dell’Agenzia delle Nazioni Unite un circuito di affreschi che coinvolge 8 siti cittadini.
Il Comune di Padova vorrebbe infatti che nella World Heritage List venissero inclusi l’intero ciclo pittorico trecentesco conservato nella Cappella degli Scrovegni e gli affreschi conservati nella Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo agli Eremitani, in Palazzo della Ragione, nella Cappella della Reggia Carrarese, nel Battistero della Cattedrale, nella Basilica e Convento del Santo, nell’Oratorio di San Giorgio e nell’Oratorio di San Michele.

Analizzando i monumenti che compongono l’itinerario Padova Urbs picta non mancano le sorprese, che solleciteranno l’interesse degli appassionati di arte antica e di pittura.
Alla più nota Cappella degli Scrovegni, il capolavoro della pittura del Trecento europeo al cui interno è conservato il ciclo più completo di affreschi realizzato da Giotto nella fase matura della sua carriera, sono stati associati nel medesimo circuito, tra gli altri, i dipinti conservati nel Palazzo della Ragione, in Piazza delle Erbe. All’interno della più grande sala pensile d’Europa, contraddistinta da una copertura a carena di nave rovesciata, sono presenti affreschi realizzati in 333 riquadri. Disposti su tre fasce, costituiscono una delle rare testimonianze di cicli astronomici di epoca medievale giunte fino ai giorni nostri.