Le utopie moderniste di Paulina Olowska, a Milano

2 Marzo 2018


Si intitola Slavic Goddesses and the Ushers la performance che, martedì 6 marzo, animerà il Museo del Novecento di Milano, nell’ambito degli appuntamenti di Furla Series #01 ‒ Time after Time, Space after Space, frutto della collaborazione tra la sede museale meneghina e la Fondazione Furla.

Questa volta i riflettori si accenderanno su Paulina Olowska, impegnata da sempre in una riflessione attorno alle utopie moderniste e alla cultura popolare americana ed est-europea. Recuperando storie minori e spesso dimenticate, l’artista riflette sui concetti di femminismo e consumismo attraverso un approccio lucido e mai nostalgico.

Ispirato al lavoro dell’artista polacca Zofia Stryjeńska, Slavic Goddesses and the Ushers si concentra proprio sui personaggi femminili appartenenti all’ambito rituale e al folklore. Le dee slave sono alla base della performance che vedrà protagoniste anche quattro figure-guida (Ushers), impersonate da Dobrawa Borkala, Milovan Farronato, il compositore Sergei Tcherepnin e la stessa Paulina Olowska, che si muoveranno nella Sala Fontana del Museo del Novecento.