Capire il toy design: una mostra a Los Angeles

9 Agosto 2018


Fidia Falaschetti, Joe Ledbetter/J.Led, Massimo Giacon e Simone Legno/tokidoki: sono loro i quattro protagonisti di NOT AN ARTIST – Toyboyz edition, la mostra che fino al 20 settembre accende i riflettori sul fenomeno artistico del cosiddetto Toy Design, elevandolo a simbolo dell’ibridazione tra diverse discipline.
L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e IED – Istituto Europeo di Design si lega a un workshop interno finalizzato a “delineare l’evoluzione delle carriere legate all’arte“, nonché fonte di ispirazione per la riorganizzazione dell’offerta formativa dell’Istituto stesso.

Curata da Jacopo Manganiello – IED International Marketing Manager – e da Igor Zanti – Critico d’arte curatore e Direttore dello IED di Venezia – la mostra ripercorre le carriere e la produzione dei quattro artisti selezionati.
In particolare viene analizzato il loro contributo all’interno della “toy culture”, una tendenza dalla cronologia incerta, ma la cui nascita si fa coincidere con l’area di Hong Kong, considerata un “ideale ponte culturale tra Oriente e Occidente“. L’ibridazione tra le discipline, con la continua oscillazione tra scultura, product design e merchandising, e la molteplicità delle influenze – dalla street art della West Coast americana fino all’universo manga e alle figure di artisti di fama internazionale come Takashi Murakami – costituiscono alcuni dei tratti distintivi della “toy culture”.

09A partire da questo inquadramento complessivo, si collocano i percorsi individuali degli autori in mostra, sui quali si è soffermato lo stesso Zanti per delineare lo scenario nazionale: “Un mondo, quello della toy culture, che trova nei nostri quattro Toy Boyz differenti accenti e una differente declinazione di questo universo che, pur essendo talvolta relegato in ambiti secondari e di nicchia, si sta dimostrando da più di vent’anni una delle più interessanti espressioni della cultura contemporanea“.