Gli antichi codici miniati custoditi a Bologna

16 Settembre 2018

Corale Francescano Ms 526 stimmate san francesco

In concomitanza con la decima edizione del Festival Francescano, il Museo Civico Medievale di Bologna ospiterà – fino al prossimo 17 marzo 2019, una mostra dedicata a uno degli strumenti espressivi prediletti proprio dall’Ordine dei Frati Minori in epoca antica.
L’esposizione Lodi per ogni ora. I corali francescani provenienti dalla Basilica di San Francesco, curata da Massimo Medica in collaborazione con Paolo Cova e Ilaria Negretti, espone allora una serie di importanti codici liturgici francescani, risalenti a un periodo secolare che si estende dal Duecento al Quattrocento.

Perché i francescani avevano tanto a cuore i codici miniati? La risposta è da ricercare nella possibilità di raccontare il padre fondatore dell’ordine, illustrando episodi della vita di San Francesco, come figura fondamentale nel processo di rinnovamento della Chiesa: tra le opere più rappresentative in mostra abbiamo per esempio le raffigurazioni della Predica degli uccelli e delle Stimmate ricevute dal Santo.
Ne consegue che anche la qualità delle realizzazioni era tenuta in gran conto, avendo il compito di veicolare – e legittimare – i fondamenti stessi dell’ordine religioso. Per questo, tra i manoscritti figurano anche due graduali (mss. 525, 527) decorati da uno dei maggiori Maestri della miniatura bolognese del Duecento, ribattezzato Maestro della Bibbia di Gerona perché autore dell’edizione del testo sacro ancora oggi conservata presso la biblioteca capitolare della città spagnola.