La collezione di Giuseppe Iannaccone sbarca oltremanica

25 Settembre 2018

Mario Mafai Street with Red House ( Strada con casa rossa ), 1928 Oil on canvas, 38 x 38.5 cm

Dal 26 settembre al 23 dicembre, i riflettori londinesi saranno puntati su un importante capitolo dell’arte italiana, grazie alla mostra allestita presso la Estorick Collection of Modern Italian Art. A New Figurative Art 1920-1945, questo il titolo della rassegna, porterà oltremanica una serie di opere incluse nella raccolta dell’avvocato meneghino Giuseppe Iannaccone, facendo luce su un periodo dell’arte nostrana poco conosciuto al di fuori del Belpaese.

Esposta a Londra per la prima volta, la collezione testimonia l’interesse del suo proprietario nei confronti della pittura figurativa realizzata in Italia negli anni Trenta da artisti e movimenti lontani dall’estetica dei totalitarismi sempre più in auge all’epoca, preferendole un ritorno alla dimensione umana del gesto creativo.

La Scuola di via Cavour, i Sei di Torino e Corrente riunirono personalità del calibro di Mario Mafai, Antonietta Raphaël, Scipione, Gigi Chessa, Carlo Levi, Renato Birolli, Aligi Sassu, Ennio Morlotti ed Emilio Vedova, le cui opere sono confluite nella raccolta di Iannaccone insieme ai lavori di Filippo de Pisis, Fausto Pirandello e Ottone Rosai, solo per citarne alcuni.

La cinquantina di dipinti in mostra a Londra descrive un momento cruciale nell’evoluzione dell’arte italiana, i cui protagonisti scelsero una via opposta al totalitarismo, ribadendo l’importanza del legame fra l’artista e il mondo.

[Immagine in apertura: Mario Mafai, Strada con casa rossa]