A Prato una mostra-omaggio a Ettore Sottsass

22 Novembre 2018


Per me, il design è un modo di discutere la vita. È un modo di discutere la società, la politica, l’erotismo, il cibo e persino il design. Infine, è un modo di costruire, una possibile utopia figurativa o di costruire una metafora della vita. Certo, per me il design non è limitato dalla necessità di dare più o meno forma a uno stupido prodotto destinato a un’industria più o meno sofisticata; per cui, se devi insegnare qualcosa sul design, devi insegnare prima di tutto qualcosa sulla vita e devi insistere anche spiegando che la tecnologia è una delle metafore della vita“.

Sono trascorsi 25 anni da quando Ettore Sottsass ha pronunciato queste frasi, chiarendo con grande lucidità il suo rapporto con la disciplina alla quale ha dedicato la sua vita. Nel 2017, a 100 anni dalla nascita del progettista e 40 anni dopo l’avvio dell’esperienza del gruppo Memphis, in Italia e all’estero, si sono susseguiti numerosi eventi in omaggio della sua ampia e complessa produzione. Tra questi la monografica There is a Planet alla Triennale di Milano; Ettore Sottsass: Design Radical al Met Breuer di New York; Ettore Sottsass – Rebel and Poet al Vitra Campus di Weil am Rhein.

Venerdì 23 novembre, alla galleria MOO_20 di Prato, inaugura Meet Ettore Sottsass, un progetto espositivo che intende attivare un dialogo tra il poliedrico architetto e designer e alcuni oggetti che ne hanno contraddistinto la carriera, consentendo di comprendere i motivi per i quali la sua figura sia stata elevata a “punto imprescindibile di riferimento per il design e l’architettura moderna“. Visitabile fino all’11 gennaio prossimo, la mostra consente di cogliere la centralità dell’uomo nell’intera opera di Sottsass, mettendo in evidenza il rilievo della dimensione temporale del presente: l’unica verso la quale si sono indirizzati gli scenari progettuali del progettista, scomparso 11 anni fa.