Il Museo del Prado compie 200 anni e si “mette in mostra”

27 Novembre 2018

“Group of spectators in front of a copy , by Velázquez, Cebreros, Ávila, 1317 de noviembre de 1932” Madrid, Archivo fotográfico de la Residencia de Estudiantes

Vera e propria pietra miliare nella storia museografica europea e non solo, il Museo del Prado festeggia il bicentenario della sua fondazione dando il via a una mostra che racconta al pubblico la sua storia. Museo del Prado: 1819-2019, a cura di Javier Portús, offre la possibilità, sino al 10 marzo 2019, di ripercorrere cronologicamente le vicende della sede madrilena attraverso opere e documenti.

In particolare, la mostra fa luce sul legame fra il museo e la società, così come sullo sviluppo delle sue collezioni a partire dalle raccolte reali e, ancora, sulla trasformazione del Prado in un vero e proprio punto di riferimento per intellettuali, artisti, scrittori che ritrovavano in esso un simbolo dell’identità spagnola.

Il patrimonio artistico e documentario del museo rappresenta il cuore pulsante della rassegna, cui si aggiungono le opere di autori entrati in contatto con il Prado nel corso degli ultimi due secoli ‒ da Renoir a Manet, da Picasso a Pollock, solo per fare alcuni esempi. Sono 168 i lavori esposti, 34 dei quali provenienti da altre istituzioni spagnole e internazionali, con un ricco corpus di mappe, fotografie e installazioni audiovisive.

Organizzata attorno a otto nuclei cronologici, la mostra cala le vicende del museo all’interno della storia del Paese, sottolineando il profondo dialogo tra i due ambiti e anche il fondamentale ruolo giocato dal Prado nell’evoluzione creativa locale e di quanti ebbero l’opportunità di entrare in contatto con le sue collezioni.

[Immagine in apertura: Spettatori di fronte a Las hilanderas di Velázquez, novembre 1932. Madrid, Archivo fotográfico de la Residencia de Estudiantes]