L’amore senza pregiudizi, raccontato nelle foto di Jamie Diamond ed Elena Dorfman

26 Febbraio 2019

Jamie Diamond 4.12.1 2 , 2012 da/from “I Promise to be a Good Mother” Archival pigment print 76 x 101.5 cm Courtesy of the artist

Si intitola Surrogati la mostra in corso fino al 22 luglio negli spazi dell’Osservatorio della Fondazione Prada a Milano, che punta i riflettori sulla ricerca fotografica di Jamie Diamond ed Elena Dorfman, impegnati in una ricognizione sui vincoli amorosi oltre qualsiasi forma di pregiudizio.

Il cuore pulsante della rassegna è infatti il legame che si instaura tra esseri umani e bambole iperrealistiche che ne riproducono le sembianze e che, spesso, diventano emblema di un amore nel quale sfociano differenti pulsioni, da quella romantica a quella filiale a quella erotica.
Nelle serie Forever Mothers e Nine Months of Reborning, ad esempio, lo sguardo di Jamie Diamond si posa sulla comunità outsider di artiste autodidatte chiamate Reborners, che progettano e collezionano bambole iperrealistiche per soddisfare il proprio desiderio di maternità.

Still Lovers di Elena Dorfman, invece, ritrae le persone che condividono la propria quotidianità domestica con bambole erotiche a grandezza naturale, inducendo il pubblico a superare qualsivoglia stereotipo e a riflettere sul valore assunto da questi “surrogati” capaci di sostituire un essere umano. Gli intenti dell’artista sono chiari: “Non intendo dare giudizi, ma piuttosto offrire ai protagonisti di questo mondo segreto la possibilità di condividere con me la loro quotidianità. Osservo scene di vita domestica e dinamiche familiari svolgersi all’interno delle loro case”.

[Immagine in apertura: Jamie Diamond, 4.12.1 2, 2012, da I Promise to be a Good Mother. Courtesy of the artist]