Il Vitra Design Museum dedica una mostra al Pritzker Prize Balkrishna Doshi

30 Marzo 2019

Balkrishna Doshi, Indian Institute of Management, Bangalore 1977–1992 (Multiple Phases) Bangalore, India - Photo courtesy of VSF - Courtesy of the Pritzker Architecture Prize

Vincitore del Pritzker Architecture Prize nel 2018, l’architetto Balkrishna Doshi è stato il primo progettista originario dell’India a essere insignito del più importante riconoscimento architettonico a livello mondiale. Accadeva un anno fa.
Nato a Pune nel 1927, in una tradizionale famiglia Hindu, con all’attivo esperienze di formazione e professionali al fianco di Maestri indiscussi della disciplina come Le Corbusier e Louis Kahn, Balkrishna Doshi è ora al centro della prima ampia retrospettiva a lui dedicata oltre i confini asiatici.

Ospitata negli spazi del Vitra Design Museum, a partire dal 30 marzo, Balkrishna Doshi: Architecture for the People ripercorre oltre 60 anni di professione del progettista, che ha all’attivo anche importante interventi sul fronte della pianificazione urbanistica. Adottando i principi dell’architettura moderna con un atteggiamento incline al loro adattamento alla cultura, alle tradizioni, alle risorse e alla natura dei diversi contesti in cui ha operato, a partire dalla sua India, il progettista viene raccontato attraverso una pluralità di testimonianze e di lavori. Preziosi disegni originali, modelli e opere d’arte provenienti dal suo archivio personale e dal suo studio, documenti, fotografie, filmati, installazioni su vasta scala restituiscono una panoramica degli edifici realizzati tra il 1958 e il 2014.

Snodandosi secondo 4 temi principali, la mostra si concentra, tra gli altri argomenti, sulla questione abitativa e sul potere dell’architettura di incidere nei cambiamenti sociali. Ispirato dalle idee di Mahatma Gandhi, Doshi ha infatti sviluppato un peculiare approccio nei confronti della progettazione degli alloggi sociali e sperimentali basati sulla partecipazione, sviluppando ad esempio un sistema modulare che consente agli abitanti di personalizzare le loro case, di adattarle ai loro reali bisogni e alle loro possibilità economiche.
Parallelamente alla retrospettiva, inoltre, viene pubblicato la monografia Balkrishna Doshi: Architecture for the People, che prende in esame l’intera opera dell’architetto ed è arricchita dai saggi di accreditati esperti del settore come Kenneth Frampton, Kazi Ashraf e Juhani Pallasmaa.

[Immagine in apertura: Balkrishna Doshi, Indian Institute of Management, Bangalore 1977–1992 (Multiple Phases) Bangalore, India – Photo courtesy of VSF – Courtesy of the Pritzker Architecture Prize]