Al PAV di Torino otto artisti la resistenza/resilienza degli ambientalisti

23 Giugno 2019

Piero Gilardi, Resilience, 2019, Installazione interattiva e scultura in poliuretano espanso , Courtesy Fondazione Centro Studi Piero Gilardi

È in corso fino al 20 ottobre al PAV Parco Arte Vivente di Torino, la mostra collettiva che indaga i due grandi temi alla base di tutti i movimenti ecologisti di ogni epoca e latitudine: Resistenza/Resilienza.
Dice il sociologo e militante di origine irlandese John Holloway, “La resistenza nella sua forte connotazione sociale è l’espressione di una soggettività ribelle che a partire dal ’68 e dalle sue istanze rivoluzionarie, si è via via accresciuta in tutti i continenti dove la rapacità del capitalismo e del neoliberismo hanno progettato nuovi sistemi e infrastrutture per depredare l’ambiente naturale e inquinarlo, scontrandosi con movimenti tenaci e durevoli di opposizione come, ad esempio in Italia, i movimenti NO TAV, NO TAP e NO MUOS”.
L’intento di questa mostra al PAV è di esporre e divulgare l’attività di alcuni artisti italiani – otto quelli invitati, ovvero Marco Bailone, Gea Casolaro, Michelangelo Consani, Leone Contini, Piero Gilardi, Michele Guido, Ugo La Pietra e Gruppo Wurmkos – in sintonia con la tematica, attraverso la realizzazione di progetti specifici nelle aree interne ed esterne del centro sperimentale di arte ambientalista.

[Immagine in apertura: Piero Gilardi, Resilience, dettaglio, 2019, installazione interattiva e scultura in poliuretano espanso, Courtesy Fondazione Centro Studi Piero Gilardi]