Addio a Rutger Hauer, il glaciale replicante di Blade Runner

24 Luglio 2019


Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare“: c’è qualcuno che non abbia ancora sentito pronunciare questa frase, una volta nella vita? Difficile anche ignorarne l’origine: è tratta dal toccante monologo del replicante Roy Batty in punto di morte, pronunciato nel film-cult Blade Runner diretto da Ridley Scott.
Dallo scorso venerdì 19 luglio, si apprende solo oggi, in qualche modo “tutti quei momenti andranno perduti nel tempo“, perché l’interprete che ha reso indimenticabile questa scena – e, stando alle stesse testimonianze di Ridley Scott e dello sceneggiatore, è stato autore del monologo stesso – si è spento all’età di 75 anni. Parliamo proprio di Rutger Hauer, di cui il manager ha annunciato la scomparsa solo questa sera, in seguito ai funerali dell’attore: “Dopo una breve malattia, Rutger si è spento pacificamente nella sua casa in Olanda“.

Nato nel 1944 nella provincia dell’Utrecht e cresciuto ad Amsterdam, la carriera di Rutger Hauer ha inizio negli anni Sessanta, per conoscere la prima svolta nel 1973 quando interpretò il ruolo di protagonista nel film Fiore di carne (Turkish Delight).
Proprio questa e altre performance di Rutger Hauer in film del regista Paul Verhoeven hanno spinto Ridley Scott a scritturare l’attore per il ruolo che poi gli porterà fama mondiale, nel film Blade Runner.

Tra i tanti film fantasy e di fantascienza a cui parteciperà, merita di essere menzionato un titolo di carattere completamente diverso, tra l’altro firmato dal regista italiano Ermanno Olmi: in La leggenda del santo bevitore, del 1989, Rutger Hauer interpretò la parte di un vagabondo alcolista a Parigi, impegnato a ripagare un debito morale.
Un’altra parte rilevante, in anni più recenti ovvero nel 2012, riguarda proprio i telespettatori di Sky Arte: nel docu-dramma Michelangelo – Il cuore e la pietra, prima produzione originale del canale Sky, proprio Rutger Hauer ha dato il volto al grande artista fiorentino.