Un museo senza spettatori è l’ultima provocazione del Burning Man

11 Aprile 2020

Edizione dopo edizione, il Burning Man si è imposto all'attenzione mediatica globale per il suo mix di eventi stravaganti e inediti. Il festival, atteso quest'anno dal 30 agosto al 7 settembre come sempre nel Black Rock Desert, in Nevada, [ma cancellato per via della emergenza Coronavirus con un annuncio diramato oggi, 11 aprile, N.d.R.] ha accolto negli anni interventi temporanei di numerosi artisti e architetti, che in questa occasione hanno proposto spesso opere eccentriche, stravaganti, audaci. Nel segno della provocazione si colloca anche "Museum of No Spectators", il progetto collaborativo degli artisti John Marx, Absinthia Vermut e Jerry James. Concepito come un esperimento artistico e sociale, prevede la costruzione di una struttura all'interno della quale visitatori e artisti potranno esprimere liberamente la propria creatività: nessuno spettatore passivo dunque, ma un museo alla cui esistenza tutti sono incoraggiati a dare un contributo concreto. Gli organizzatori del festival hanno dichiarato che la rassegna andrà in scena in forma virtuale.