Riapertura in musica per le Vatican Chapels a Venezia

25 Giugno 2020

Biennale-di-Architettura-di-Venezia-2018.-Padiglione-Vaticano.-Foster.-Photo-Irene-Fanizza

Tra i progetti presentati in occasione della XVI Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale, l’esordio alla kermesse lagunare della Santa Sede costituisce un caso a sé. Alla manifestazione svoltasi due anni fa, infatti, il Vaticano prese parte con un “padiglione” sui generis, ideato e curato da Francesco Dal Co e da Micol Forti. A ciascuno dei dieci progettisti di fama internazionali selezionati, attivi in diversi Paesi ed espressione di varie “sensibilità architettoniche”, venne infatti dato l’incarico di ideare le Vatican Chapels, destinate a essere concretamente costruite nella quiete del bosco della Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio, a Venezia.

Dopo lo stop in conseguenza del lockdown, le dieci cappelle, e l’undicesima realizzata dall’architetto Francesco Magnani e concepita come preludio al percorso espositivo, saranno nuovamente visitabili dal 26 giugno. Ad accogliere quanti decideranno di raggiungere l’isola lagunare per immergersi nella bellezza di questo sito di interesse architettonico e paesaggistico sarà una’iniziativa senza precedenti. Vatican Chapels – A soundtrack experience è la speciale colonna sonora appositamente composta dal Maestro Antonio Fresa per questo luogo, a partire dagli stimoli generati da ciascuna “micro-architettura”.

IL PROGETTO MUSICALE DELLE VATICAN CHAPELS

Nato da un’idea dell’imprenditrice Ilaria D’Uva, il progetto musicale è stato declinato in undici composizioni originali, nelle quali il compositore, che ha all’attivo colonne sonore realizzate per il cinema e la televisione, nonché candidature ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, ha previsto un’ampia presenza di pianoforte e archi, con il contributo di pochi altri strumenti. Le sue musiche, disponibili nelle audioguide delle Vatican Chapels, accompagneranno passo passo i visitatori; saranno inoltre pubblicate su tutte le piattaforme digitali di streaming e download a partire dal 26 giugno.

Fresa racconta di aver avviato questo lavoro a partire dalle sensazioni suscitate dalla cappella progettata dall’architetto giapponese Terunobu Fujimori: la composizione in questione, intitolata Hope in G major, “è una sospensione dal mio occidente verso l’oriente, un viaggio interiore che contempla in solitudine l’armonia delle forme e le trame dei materiali“. Oltre a rappresentare un originale punto di incontro tra musica e architettura, il progetto Vatican Chapels – A soundtrack experience è anche legato a un’esperienza culinaria. Contestualmente alla riapertura del circuito riprende anche l’attività del café ristorante dell’isola di San Giorgio, che presenterà iniziative e proposte ispirate proprio a questa colonna sonora.

[Immagine in apertura: Biennale di Architettura di Venezia 2018. Padiglione Santa Sede: la cappella progettata da Sir Norman Foster. Photo Irene Fanizza]