Scultura contemporanea, borghi e archeologia nella terra di Vulci

12 Agosto 2020

Mara van Wees - Cosma

Tre sedi espositive – il Parco Archeologico e Naturalistico di Vulci, che raccoglie testimonianze delle civiltà etrusca e romana; il borgo medioevale di Montalto di Castro; il borgo agricolo di Pescia Romana (entrambi in provincia di Viterbo) – e nove artisti contemporanei coinvolti: questi i “numeri”, in estrema sintesi, che identificano la quarta edizione di In Terra di Vulci. Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Montalto di Castro e curato da Francesca Perti, il progetto artistico e culturale non subisce battute d’arresto e prosegue nel proprio iter puntando su nove autori legati a vario titolo alla Tuscia e alle sue significative stratificazioni storiche.

Pasquale Altieri, Paolo Buggiani, Tommaso Cascella, Massimo De Giovanni
Eva Gerd, Carmine Leta, Samuele Vesuvio, Mara van Wees e Paul Wiedmer sono i protagonisti di un’iniziativa che conduce i visitatori oltre i confini degli spazi espositivi canonici, incoraggiandoli ad addentrarsi in un’area del Lazio ad alta densità artistica.
Ci troviamo di fronte a un dialogo tra natura, civiltà antica e arte contemporanea: un’opera esce dal ‘museo’ per dialogare con un altro ‘museo’ diffuso sul territorio“, ha osservato la curatrice Perti.

COME UN MUSEO DI SCULTURA A CIELO APERTO

Entrando nel dettaglio, le opere collocate nel sito archeologico di Vulci sono state allestite nelle “stanze a cielo aperto” della Domus del Criptoportico, ancora oggi delimitate da porzioni di pareti perimetrali. Tra i lavori esposti in questa suggestiva cornice si segnala Cosma (nell’immagine in apertura: Foto Mario Cozzi e Stefano Esposito) di Mara van Wees , artista a cui si deve anche il progetto espositivo complessivo. Si tratta di un mosaico composto da scarti di materiali edili della nostra epoca. Si misurano con i vicoli, le piazze, i palazzi storici del Borgo di Montalto di Castro, nonché con la comunità residente, le sculture collocate all’interno del centro storico della cittadina nel viterbese, che si svelano agli osservatori passo dopo passo.

Riflettori puntati anche sul Borgo Nuovo di Pescia Romana, frazione del Comune di Montalto di Castro, che rappresenta un’interessante testimonianza architettonica del secolo scorso, essendo stata oggetto di un profondo risanamento per effetto della bonifica agraria promossa nel dopoguerra. In questo caso il circuito di In Terra di Vulci comprende i lavori di Pietro Cascella, Pasquale Altieri, Paolo Buggiani, Tommaso Cascella, Massimo De Giovanni e altri artisti ancora. “Oggi visitare l’Etruria non richiede più i muli o i cavalli del Dennis e nemmeno i treni a vapore usati da Lawrence, la malaria è scomparsa, come i briganti, ci sono autostrade e superstrade, le spiagge del Tirreno non sono più ‘vedove’ come le definì il Carducci, ma dense di folla d’estate“, ha indicato la curatrice nelle note critiche che accompagnano la mostra, incoraggiando a raggiungere e osservare, con occhi nuovi e curiosità, questo territorio.