Cultura e parità di genere sul grande schermo al Festival Mix Milano

15 Settembre 2020

M¥SS KETA, photo Dario Pigato

Impegno civile, dialogo e partecipazione. Sono questi gli ingredienti alla base del Festival Mix Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture, l’attesa rassegna dedicata al meglio della cinematografia indipendente a tematica LGBTQ+. Giunto alla sua 34esima edizione, e pronto ad alzare il sipario il prossimo 17 settembre, l’evento andrà in scena presso il Piccolo Teatro del capoluogo meneghino, senza tuttavia escludere il pubblico da casa. Per la prima volta, infatti, sarà possibile seguire i tantissimi eventi in programma anche online, grazie alle dirette streaming sul sito di MYmovies.

Diretto da Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma, il festival – che si concluderà il 20 settembre – sarà dedicato quest’anno più che mai al tema dell’amore. Sono 48 i titoli in gara provenienti da tutto il mondo, selezionati all’insegna del concept Love Together. Tra questi spiccano la pellicola And Then We Danced dello svedese Levan Akin, il documentario Welcome to Chechnya di David France e Saint-Narcisse, ultima fatica del regista Bruce LaBruce. Una varietà di opere “impegnate”, in grado di coniugare politica e poesia, distribuite nelle tre sezioni del concorso e presentate al pubblico italiano perlopiù in anteprima.

NON SOLO FILM AL FESTIVAL MIX MILANO

Punto di forza della kermesse è però l’eterogeneità, e la capacità di sconfinare dai limiti delle singole discipline, offrendo agli spettatori momenti di intrattenimento, riflessione e cultura alta. Per questo, musica, teatro e letteratura saranno importanti componenti dell’evento, come testimoniato dai tanti ospiti, incontri ed eventi speciali distribuiti all’interno del cartellone. Tra questi si segnala il conferimento del titolo di Queen of Comedy a Paola Cortellesi e la consegna del titolo di Queen of Music a M¥SS KETA (nell’immagine in apertura, photo Dario Pigato) – rispettivamente il 17 e il 19 settembre.

Attesa, infine, la consegna del premio More Love – destinato, come ogni anno, a figure dello spettacolo, della cultura e della società civile che si sono particolarmente distinte in pratiche di inclusione e attività sociale. Il riconoscimento – andato lo scorso anno alla giornalista Natalia Aspesi – sarà consegnato in questa edizione al medico e attivista Gino Strada.