Clamoroso atto vandalico nell’Isola dei Musei di Berlino

22 Ottobre 2020

Foto: David von Becker

Sta suscitando un’ondata di sconcerto e di indignazione la notizia, diffusa ieri con un comunicato stampa emesso dagli Staatliche Museen zu Berlin, del clamoroso atto vandalico avvenuto lo scorso 3 ottobre, ma reso noto solo nelle ultime ore, per ragioni inerenti le indagini di polizia in corso. A quanto si apprende una (o più persone), sulla cui identità non sono stati al momenti forniti dettagli dalle fonti ufficiali, ha danneggiato con una sostanza oleosa numerose opere d’arte esposte nelle sale del Neues Museum, del Pergamonmuseum e dell’Alte Nationalgalerie.

La nota stampa, che non indica il numero preciso di opere che hanno subito l’attacco, precisa però che macchie di olio sono state rilevate anche su alcuni degli oggetti presenti nella mostra Pergamonmuseum. The Panorama. A quanto si apprende il responsabile (o i responsabili) avrebbe agito riuscendo a sottrarsi ai sistemi di sorveglianza all’interno dei musei coinvolti: in altre parole, da una valutazione delle registrazioni video in possesso delle autorità, non sarebbero emersi dati utili per identificare l’autore (o gli autori), né indicazioni a riguardo sarebbero state fornite dagli addetti della sicurezza.

LE OPERE DANNEGGIATE E LE INDAGINI A BERLINO

Data la varietà materica delle opere danneggiate, molteplici sono state le conseguenze in seguito all’aggressione perpetrata con la sostanza oleosa. In alcuni casi, infatti, la quantità spruzzata o versata sarebbe ridotta e gli interventi di puliture delle opere si qualificherebbero come rapidi. Su alcuni lavori, fra cui sculture in pietra o in legno, sono già stati avviati i primi esami e i trattamenti preventivi finalizzati al successivo restauro. Non ci sarebbero dipinti nella lista delle opere interessate dall’atto di vandalismo.

Massima fermezza nel condannare l’episodio è stata espressa dagli Staatliche Museen zu Berlin, che hanno rivendicato la scelta, fin qui adottata, di favorire un contatto diretto e una relazione profonda tra i visitatori e le opere delle loro collezioni attraverso gli allestimenti proposti. Un atteggiamento che si riflette, ad esempio, nella mancata adozione di vetrine per l’esposizione di alcuni oggetti, tra cui le sculture, esposte senza protezione in vetro in nome della migliore visione e comprensione possibili. Sul deplorevole attacco stanno indagando le autorità di polizia locali e allo scopo di assicurare alla giustizia i responsabili gli Staatliche Museen zu Berlin hanno lanciato un appello, invitando chiunque abbia visitato i musei del prestigioso circuito culturale berlinese in data 3 ottobre 2020 a fornire informazioni utili eventualmente in suo possesso.

[Immagine in apertura: Alte Nationalgalerie Bodestraße, Museumsinsel Berlin, Berlin-Mitte © Staatliche Museen zu Berlin / David von Becker]