Da James Turrell a teamLab, l’arte è una questione immersiva a Miami

11 Ottobre 2020

teamLab, Universe of Water Particles, Transcending Boundaries, 2017, Interactive Digital Installation, Sound: Hideaki Takahashi © teamLab, courtesy Pace Gallery

Conto alla rovescia in Florida per l’apertura di Superblue, il Premiere Experiential Art Center di Miami co-fondato da Marc Glimcher, Presidente e CEO di Pace Gallery, e da Mollie Dent-Brocklehurst, ex presidentessa di Pace London. Situato nel quartiere Allapattah, proprio di fronte al Rubell Musem, e in apertura il prossimo 22 dicembre, il nuovo Superblue Miami occupa i volumi di un dismesso edificio industriale e promette di dotare la città statunitense di uno spazio, altamente flessibile, destinato all’arte contemporanea, agli spettacoli e agli eventi performativi, con una multiforme programmazione.

Una linea curatoriale che sembra ampiamente confermata già dagli appuntamenti annunciati per l’opening, che riflettono la vocazione del centro di facilitare il coinvolgimento attivo del pubblico e la preferenza per la cosiddetta “arte esperienziale”. Il collettivo artistico teamLab, James Turrell ed Es Devlin saranno infatti i protagonisti della prima stagione espositiva di Superblue, per la quale proporranno installazioni ambientali e, più in generale, l’ineguagliabile opportunità per i visitatori di essere trasportati in “una serie di nuovi possibili mondi“.

EVERY WALL IS A DOOR: LA MOSTRA DI APERTURA

A comporre l’evento di inaugurazione, la collettiva Every Wall is a Door, saranno infatti il debutto di un nuovo ambiente immersivo di Es Devlin, una pluralità di installazioni messe a punto da teamLab e un’avvolgente opera di James Turrell. Fedele al proprio lessico, l’artista losangelino indagherà anche in questa occasione le potenzialità della luce in relazione alla percezione individuale. Tutti questi lavori, che negli intenti del team curatoriale offriranno il quadro aggiornato delle pratiche degli autori che operano nel solco dell’arte esperienziale, resteranno esposti almeno fino al 2022.

In particolare, teamLab sta lavorando a un progetto espositivo che comprende una gamma di opere d’arte su larga scala: il pubblico sarà invitato a misurarsi con un percorso di esplorazione “dell’ambiguità del vivere e non vivere“, compreso nella più vasta analisi del rapporto tra l’umanità e il mondo naturale. In tale circuito saranno inclusi interventi di nuova creazione, come nel caso del digital work Life Survives by the Power of Life con cui teamLab prosegue la propria ricerca nel campo della “calligrafia spaziale“, una forma di “calligrafia disegnata nello spazio” in grado di conquistare tridimensionalità e profondità. Con l’ingresso nel nuovo centro Superblue continua a rafforzarsi la presenza internazionale del collettivo multidisciplinare, già incluso in forma permanente nelle collezioni di musei a Helsinki, Sydney, Adelaide, San Francisco, New York, Istanbul e Melbourne, oltre che nel natio Giappone.

[Immagine in apertura: teamLab, Universe of Water Particles, Transcending Boundaries, 2017, Interactive Digital Installation, Sound: Hideaki Takahashi © teamLab, courtesy Pace Gallery]