Il designer che trasforma i frontespizi dei libri antichi in skyline urbani

8 Novembre 2020

De Motu Cordis. Courtesy Nicholas Rougeux. Via c82.net

A qualche settimana di distanza dalla presentazione dell’innovativo archivio online British & Exotic Mineralogy, il nome del designer americano Nicholas Rougeux torna alla ribalta per un’altra curiosa iniziativa. Operando, ancora una volta, sulla scia della lettura, interpretazione e “traduzione” della realtà attraverso gli strumenti digitali, l’eclettico autore è passato dal mettersi alla prova con l’affascinante e sterminato universo dei minerali al misurarsi con l’editoria antiquaria a carattere scientifico.

Title Cities, questo il titolo del nuovo progetto pubblicato sul sito ufficiale del designer, propone un originale quanto inatteso “parallelismo” tra i frontespizi dei volumi d’antan e le metropoli contemporanee, simulando fittizi skyline urbani. In che modo? A partire da un’analisi che prende in esame la quantità e la lunghezze di tutte le parole riportate nella prima pagina di ciascun libro.

DAI FRONTESPIZI AI POSTER DI CITTÀ

Rougeux ha osservato come, passando dalla copertina al frontespizio, specie nelle pubblicazioni cartacee più antiche o prestigiose, il numero dei dati forniti sia molto alto: oltre al titolo e all’autore, possono essere infatti elencati anche i nomi dei collaboratori, l’editore, la data di uscita e ulteriori informazioni. Questo avviene, in particolare, nei trattati di natura scientifica, che talvolta forniscono al lettore una sorta di preludio alle conoscenze disponibili all’interno, dettagliando l’ambito delle ricerche.

Prendendo in esame volumi entrati di diritto nel patrimonio scientifico globale, da On the Origin of Species di Charles Darwin, del 1859, a Dialogue Concerning the Two Chief World Systems di Galileo Galilei, datato 1632, il designer ha “tradotto” ciascuna parola del frontespizio in rettangoli della medesima lunghezza, individuando una palette cromatica per ogni testo analizzato. Le figure colorate così ottenute sono state quindi ruotate di 90 gradi, senza prevedere alcune variazione delle dimensioni di partenza, e successivamente sono state disposte, una accanto all’altra sulla medesima base, fino a a formare una composizione grafica coerente. Il risultato? Una serie di sorprendenti poster che riproducono basici, multicolor e ipotetici skyline urbani!

GLI SKYLINE URBANI ISPIRATI DAI LIBRI ANTICHI

[Immagine in apertura: De Motu Cordis. Courtesy Nicholas Rougeux. Via c82.net]