Il libro fotografico sui Depeche Mode firmato da Anton Corbijn

8 Novembre 2020

DM AC – Depeche Mode by Anton Corbijn, courtesy Taschen

Era il 1981 quando Anton Corbijn fu invitato a scattare una serie di foto a un gruppo di musicisti formatosi nei pressi di Londra pochi mesi prima. Un servizio che il fotografo svolse senza troppo entusiasmo, visto il poco interesse suscitato in lui dalla band. Passano pochi anni, e il destino dell’artista e di quel gruppo (troppo “pop” per i suoi gusti) si incontrano di nuovo.

Siamo nel 1986, e la formazione capitanata da Dave Gahan chiede a Corbijn di girare il video di A Question of Time. Le riprese filano lisce e, soprattutto, la band si presenta agli occhi del fotografo con un aspetto del tutto nuovo: delle sonorità sorridenti degli esordi non c’è traccia, mentre si è fatta spazio prepotente quella verve oscura e malinconica che presto sarebbe diventato il marchio di fabbrica del gruppo inglese. Nasce in questo momento il sodalizio artistico tra il fotografo e la band. Un sodalizio che dura ancora oggi, e che un nuovo volume edito da Taschen vuole celebrare in grande stile.

UN LIBRO SUI DEPECHE MODE

Curato dallo stesso fotografo in collaborazione con la band, il volume – dal libro DM AC – Depeche Mode by Anton Corbijn (nell’immagine in apertura, courtesy Taschen) – raccoglie oltre cinquecento immagini prodotte da Corbijn nell’arco di quattro decenni di attività.

Raccolte in due differenti edizioni (tra le quali una “special edition” firmata dallo stesso artista), le immagini comprendono scatti realizzati durante le riprese video di pezzi storici come Enjoy the Silence e Personal Jesus, istantanee delle performance dal vivo, copertine di album e ritratti privati – molti dei quali mai pubblicati prima di oggi. Completano il volume la preziosa serie di commenti e interviste ai protagonisti, che danno forma a un “cofanetto” imperdibile per ogni appassionato della band, recentemente entrata nella Rock and Roll Hall of Fame.