Qui giace un poeta: il libro dedicato alle tombe dei grandi scrittori

28 Novembre 2020

La tomba di Dylan Thomas visitata da Tyler Keevil per il volume “Qui giace un poeta”

In un certo senso, la tomba di uno scrittore rappresenta la testimonianza ultima della sua produzione. Un “documento” ufficioso che racchiude in pochi elementi l’impegno culturale, la visione esistenziale e l’atteggiamento estetico del protagonista. Esempi ne solo la sfarzosa tomba di Oscar Wilde – espressione del dandismo e dell’estro del poeta irlandese –, o quelle ben più minimali di Jack Kerouac e Serge Gainsbourg – lastre di pietra che passerebbero addirittura inosservate se non fosse per i cumuli di bottiglie e mozziconi di sigarette lasciati dai fan.

Un nuovo libro, recentemente pubblicato dalla casa editrice Jimenez, si sofferma su questi luoghi di culto: lapidi e tempietti di marmo diventati nel tempo mete di pellegrinaggio per turisti, appassionati e, soprattutto, scrittori desiderosi di visitare la “dimora” ultima del loro maestro.

SESSANTA TOMBE D’ARTISTA

Ricco di oltre 330 pagine (con testi e fotografie), il libro – dal titolo Qui giace un poeta. 60 visite a tombe d’artista – racconta le esperienze personali vissute da oltre cinquanta autori contemporanei italiani e stranieri, accomunati dalla passione per i viaggi sulle tombe di poeti e romanzieri. Dallo scritto di Matteo Trevisani in omaggio a Giordano Bruno a quello di Nicola Manuppelli, in viaggio sulle tracce di William Butler Yeats; dai versi di Luigi Grazioli per Franz Kafka al tributo “gotic” di Claudia Vannucci a Edgar Allan Poe.

Il risultato è una somma di esperienze prima di tutto toponomastiche. I singoli racconti riguardano infatti tanto cimiteri popolari come il Père-Lachaise di Parigi o l’acattolico di Roma, vere e proprie “mecche” per nostalgici di tutto il mondo, quanto zone di campagna spoglie di ogni indicazione stradale, come nel caso della tomba del poeta mongolo Javsandamba Zanabazar, sepolto sulla montagna Baruunburen. In ognuno di questi luoghi – raggiunti con navi, aerei o attraverso lunghe camminate a piedi – ciò che si cerca è tuttavia qualcosa di unico e comune ai vari autori coinvolti: un contatto intimo con il proprio maestro, modello, compagno di penna. Un incontro fuori dal tempo e dallo spazio, dettato dall’amore ideale per la scrittura.

LE FOTO TRATTE DAL VOLUME

[Immagine in apertura: La tomba di Dylan Thomas visitata da Tyler Keevil per il volume Qui giace un poeta]