Ci sono anche due siti italiani fra i dodici più in pericolo in Europa

15 Dicembre 2020


Si trovano entrambi in Veneto i due siti italiani inseriti da Europa Nostra nella shortlist annuale dei dodici tesori più a rischio del patrimonio storico-artistico europeo; fra questi, sette saranno selezionati e confluiranno nel programma 7 Most Endangered 2021, promosso in partnership con European Investment Bank Institute. A un anno dalla segnalazione del Castello di Sammezzano, gioiello architettonico di gusto orientalista situato in provincia di Firenze, sono il Giardino Giusti di Verona e il Palazzo Ca’ Zenobio di Venezia ad aver sollecitato l’interesse del team internazionale, composto da esperti di storia, archeologia, architettura, conservazione dei beni culturali, project analysis e finanza, incaricato di valutare le candidature pervenute.

Come sempre, infatti, a sottoporre all’attenzione di Europa Nostra siti di alto valore e rilievo culturale che corrono dei rischi sono soggetti e organizzazioni che operano nei diversi Paesi, associati a Europa Nostra o inclusi nel circuito European Heritage Alliance. Per conoscere l’elenco finale dei 7 siti considerati più in pericolo sarà necessario attendere il mese di marzo 2021. In questa edizione del programma, per la prima volta, i selezionati beneficeranno di una sovvenzione fino a 10.000 €: tale contributo dovrà essere destinato all’attuazione di un’attività preventivamente concordata.

I DODICI SITI IN PERICOLO IN EUROPA

Per arrivare a definire la “rosa” dei dodici siti a rischio, gli esperti hanno tenuto in considerazione diversi parametri: dell’eccezionalità del patrimonio al valore culturale individuale; dalla tipologia di pericolo che ne minaccia la conservazione fino alla peculiare capacità di ogni luogo o edificio di agire da catalizzatore per lo sviluppo socio-economico sostenibile della località di riferimento e, per estensione, della regione di appartenenza. L’attuale lista include, fra gli altri esempi, il Complesso cimiteriale di Mirogoj, nella capitale croata Zagabria, il Teatro Moderno di Sofia, in Bulgaria, cinque isole greche dell’Egeo meridionale, una cappella con annesso eremo nella regione spagnola della Cantabria, e una linea ferroviaria a cremagliera austrica, che dopo 128 anni dall’attivazione è ancora funzionante con vetture a vapore.

Complessivamente intesi, si tratta di “siti straordinari che incarnano la nostra storia comune e sono una fonte inutilizzata di sviluppo e benessere per le regioni e i Paesi coinvolti e per l’Europa nel suo insieme. In un momento di angosciante crisi globale, ci sentiamo in piena solidarietà con le comunità locali di tutta Europa, che sono custodi dei nostri beni patrimoniali più vulnerabili“, ha sottolineato l’Executive President di Europa Nostra, Prof. Dr. Hermann Parzinger.

STORIA E RISCHI DEL GIARDINO GIUSTI E DI PALAZZO CA’ ZENOBIO

L’Italia è il solo Paese europeo con due siti ancora in lizza. Situato nella città d’arte di Verona, il Giardino Giusti risale al 1570 ed è considerato uno dei migliori esempi di tipico giardino rinascimentale toscano sopravvissuto nella sua composizione fino ai giorni nostri. Al suo interno vengono coltivate varie specie rare ed è presente un labirinto di bosso, dalla complessa geometria, fra i più antichi del suo genere in Europa. Nel 2020 è stato colpito da tre violenti temporali: ingenti le conseguenze per la struttura, con il danneggiamento di tre statue eseguite nel VII secolo, nonché degli impianti di illuminazione e di irrigazione, e lo sradicamento di una trentina di alberi e di una porzione del labirinto.

Segnalato dal Centre for Studies and Documentation of Armenian Culture in Italy (CSDCA), Palazzo Ca’ Zenobio costituisce un pregevole esempio di architettura tardo barocca nel cuore di Venezia. Eretto alla fine del XVII secolo, comprende un edificio principale, che ospita una magnifica sala da ballo e possiede interni decorati, un cortile con una loggia neoclassica e un eccezionale giardino privato romantico. Dal 1851 al 1997 ha ospitato l’Armenian Moorat-Raphael College, restando poi vuoto in seguito alla chiusura dell’istituzione. Attualmente versa in uno stato di abbandono: l’assenza di interventi di manutenzione potrebbe comportare il deterioramento dei suoi elementi artistici e architettonici distintivi, oltre alla perdita del suo significato culturale. Si tratta infatti anche di un “simbolo della riuscita integrazione degli immigrati“, come sottolineato dal comitato del 7 Most Endangered.

[Immagine in apertura: The Giusti Garden, Verona, ITALY. Photo Credits: Giardino Giusti Srl – Photo Europa Nostra via Flickr (CC BY-NC-SA 2.0)]