Il libro che ripercorre la turbolenta carriera artistica di Tracey Emin

31 Dicembre 2020

Monument Valley (Grand Scale), 1995–7 Photograph on vinyl, 122 × 183 cm (48.03 × 72.05 in). © Tracey Emin. All rights reserved, DACS/Artimage 2020

Cosa rende un artista grande? Probabilmente, prima di ogni altra cosa, la coerenza del suo percorso creativo. E non soltanto per una questione meramente etica. Osservare la parabola di un autore, e abbracciarne l’intero percorso nella sua completezza, consente di percepirne le evoluzioni tecniche e tematiche, offrendo la possibilità di intendere l’intero tragitto come uno straordinario racconto dove ogni capitolo sembra consequenziale a quello successivo. I grandi artisti, insomma, si vedono sulla lunga distanza, ed è la storia a decidere chi resta oppure no.

Un posto d’onore nell’olimpo dell’arte spetta sicuramente a Tracey Emin. Esponente di spicco del gruppo Young British Artists, l’artista nata a Croydon nel 1963 è conosciuta per il carattere intimo e provocatorio dei suoi lavori: dipinti, installazioni e sculture al neon da sempre incentrati sugli aspetti più personali della sua biografia e della sua vita sentimentale.

PRIMA E DOPO IL TURNER PRIZE

Il nuovo volume di Jonathan Jones ripercorre oggi, in maniera completa, la decennale carriera dell’autrice, scandagliando temi e capolavori a partire dalle prime opere realizzate come studentessa al Royal College of Art di Londra (dove ottenne il diploma in Pittura nel 1989).

Pubblicato dalla casa editrice Laurence King, e ricco di quasi 130 pagine con testi critici e opere a colori, il libro – dal titolo Tracey Emin – presenta scatti della prima mostra personale alla White Cube di Londra, risalente al 1993, acquerelli giovanili in parte mai pubblicati prima e lavori ben noti – come My Bed, il celebre letto disfatto con cui ottenne il Turner Prize nel 1999. Un percorso lungo, tortuoso e dunque appassionante, che arriva fino ai lavori odierni. Fra gli altri, anche quelli recentemente esibiti alla Royal Academy of Arts in dialogo con Edvard Munch.

LE OPERE DI TRACEY EMIN

[Immagine in apertura: Monument Valley (Grand Scale), 1995–7. Photograph on vinyl, 122 × 183 cm (48.03 × 72.05 in) © Tracey Emin. All rights reserved, DACS/Artimage 2020]