La storia del tatuaggio raccontata da una delle sue leggende

13 Gennaio 2021

TATTOO. 1730s-1970s. Henk Schiffmacher's Private Collection Taschen, 2020, p. 262. An album of original tattoo designs by unidentified British tattoo artist, ca. 1918–20s. Given the dress code back then, the private part of your body was much bigger than it is now. And inside this large private zone, they would put very private tattoos like these. Copyright: Courtesy of the Schiffmacher Tattoo Heritage. Courtesy Taschen

Per chi ama il mondo del tattoo Henk Schiffmacher rappresenta una vera e propria istituzione. Tatuatore di celebrities come Antony Kiedis, Kurt Cobain, Keith Haring e Lemmy dei Motörhead, questo grosso omone barbuto – riconoscibile per il suo aspetto genuino e caloroso – è una leggenda dell’arte dell’inchiostro: uno della “vecchia scuola”, per intenderci, al lavoro nel suo studio di Amsterdam da molto (molto) prima che il tatuaggio diventasse una questione di tendenza.

Il nuovo libro edito da Taschen, TATTOO. 1730s-1970s, è un omaggio alla sua fruttuosa produzione, ma anche e soprattutto alla sua vastissima collezione sul tema: un repertorio incredibile di oltre 40mila disegni, fotografie e manufatti provenienti da tutto il mondo, raccolti da Schiffmacher e dalla sua famiglia nel corso dei decenni.

DUE SECOLI DI STORIA DEL TATUAGGIO

Suddiviso in cinque capitoli, il libro – in formato XXL e stampato in 10mila copie numerate – ripercorre oltre due secoli di storia del tatuaggio, intrecciando le vicende universali legate a questa pratica millenaria alle battaglie, ai successi e ai traguardi raggiunti dal protagonista del volume.

Ma oltre ai testi, ricchi di aneddoti e curati da Noel Daniel, a farla da padrone sono soprattutto le splendide double page e i dettagli dedicati a litografie, acqueforti, antiche attrezzature per tatuaggi, dipinti, poster, insegne e disegni rari di alcuni fra i più grandi maestri di quest’arte. Una ricognizione vastissima che parte dalle pratiche Māori e degli abitanti delle isole del Pacifico e risale fino ai nostri giorni, passando per le tradizioni dell’Asia e del Giappone. Un compendio da collezione, a metà fra libro di storia, libro d’arte e affascinante biografia.

[Immagine in apertura: TATTOO. 1730s-1970s. Henk Schiffmacher’s Private Collection, Taschen, 2020, p. 262. An album of original tattoo designs by unidentified British tattoo artist, ca. 1918–20s. Given the dress code back then, the private part of your body was much bigger than it is now. And inside this large private zone, they would put very private tattoos like these. Copyright: Courtesy of the Schiffmacher Tattoo Heritage]