Un tuffo nella pittura italiana degli anni Ottanta

3 Giugno 2021

Salvo, Paesaggio con rovine, 1984, olio su tela, 224 x 198 cm. Collezione Giovanni Michelagnoli, Venezia. Courtesy Archivio Salvo. Cameraphoto Arte, Venezia

Nell’immaginario collettivo, gli anni Ottanta del Novecento sono un periodo entusiasmante, caratterizzato dall’edonismo e da una grande vitalità, in risposta al rigore del decennio precedente. In ambito artistico, questo aspetto è particolarmente evidente: nei primi anni ‘80, gli italiani “sono ovunque” – come annota il New York Times in un articolo sulla celebre mostra Zeitgeist, allestita a Berlino nel 1982 – e la loro straordinaria energia si esplicita in un ritorno al gesto pittorico che non ha niente di nostalgico o di reazionario ma rappresenta, al contrario, una spinta verso il futuro.

Painting is back. Anni Ottanta, la pittura in Italia è il titolo (con annesso paradosso, poiché sappiamo che la pittura, nel nostro Paese, non è mai tramontata davvero) della nuova esposizione alle Gallerie d’Italia di Milano, ideata da Luca Massimo Barbero, curatore associato delle collezioni di arte moderna e contemporanea di Intesa Sanpaolo.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Visitabile fino al 3 ottobre 2021, la mostra getta uno sguardo inedito su una stagione estremamente feconda per l’arte italiana, che secondo Barbero comincia intorno al 1977, con qualche anno di anticipo rispetto all’inizio della decade, e non coincide del tutto con la pur significativa esperienza della Transavanguardia. Nelle sale delle Gallerie d’Italia, viene in un certo senso riproposto il dialogo tra personalità diverse che andava in scena, in quegli anni, nelle grandi rassegne internazionali, dalla Biennale di Venezia a Documenta di Kassel, o in mostre rimaste nella storia come Europa79 a Stoccarda o A New Spirit in Painting, tenutasi alla Royal Academy di Londra nel 1981.

Ai lavori dei maestri riconducibili alla Transavanguardia – l’ultimo grande movimento nato in Italia, lanciato da Achille Bonito Oliva sulle pagine della rivista Flash Art e baciato dal successo internazionale fin da subito – si affiancano le opere di artisti che si muovono in continuità con la generazione precedente, come Mario Schifano, Salvo o Franco Angeli, o provengono da esperienze diverse, per esempio Mario Merz e Mimmo Rotella. Uno speciale approfondimento è dedicato a Enrico Baj, con quattro rari dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta a introdurre una vera e propria star: Il mondo delle idee, uno spettacolare graffito contemporaneo eseguito nel 1983 su una tela lunga 19 metri.

ALCUNE OPERE IN MOSTRA

[Immagine in apertura: Salvo, Paesaggio con rovine, 1984, olio su tela, 224 x 198 cm. Collezione Giovanni Michelagnoli, Venezia. Courtesy Archivio Salvo. Cameraphoto Arte, Venezia]