Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye
sulla mostra
La Collezione Sandretto Re Rebaudengo compie trent'anni. Per
l'occasione la nuova grande mostra di Palazzo Strozzi, a Firenze, ne celebra il
fondamentale ruolo di promozione della cultura contemporanea in Italia con una
selezione di oltre settanta opere. A firmarle sono alcuni dei più importanti artisti contemporanei
italiani e internazionali, tra cui Maurizio Cattelan, Cindy Sherman, Damien Hirst, Lara Favaretto, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Sarah Lucas, e
Lynette Yiadom-Boakye. Curata da Arturo Galansino e intitolata Reaching for the Stars.
Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, la rassegna esplora le principali ricerche
artistiche degli ultimi decenni attraverso una costellazione di opere esposte
in tutti gli spazi di Palazzo Strozzi.
IL MEGLIO DELL'ARTE CONTEMPORANEA A FIRENZE
L'enorme modello di un fantascientifico razzo, collocato nel
monumentale cortile di Palazzo Strozzi accoglie i visitatori, lasciando già
presagire il tema della mostra: l'audacia della sperimentazione dei linguaggi
artistici avvenuta nel corso degli ultimi decenni. Le tematiche affrontate
dall'esposizione sono quelle del rapporto tra la figurazione e l'astrazione,
l’identità e il corpo dal punto di vista sociale e politico, il ruolo e
l’immagine della donna nella società di oggi, la riflessione sulla storia
contemporanea tra collettività e individualità. Non mancano inoltre i
riferimenti agli eventi più o meno recenti della storia, come l'attentato alle
Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 oppure la lotta per i diritti civili. La
mostra include opere fondamentali come 1000 Names di Anish Kapoor del
1983 e Love Is Great 1994 di Damien Hirst del 1994. Presenti un'ampia selezione di lavori di Maurizio Cattelan, a cui è stato riservato un
ruolo centrale nel contesto della mostra, e opere di artiste
italiane come Paola Pivi o Lara Favaretto.
LE OPERE IN MOSTRA A PALAZZO STROZZI
Gli Untitled Film Still di Cindy Sherman, realizzati tra il 1978 e il 1980, sono fra i pezzi forti dell'esposizione fiorentina e costituiscono un'occasione straordinaria per riflettere sul tuttora attualissimo concetto di identità femminile nel contesto di una società in evoluzione. A documentare gli orizzonti della scultura contemporanea sono i lavori di Andra
Ursuţa, Adrián Villar Rojas, Berlinde De Bruyckere e Mark Manders. La vivacità della pittura è testimoniata dalle opere di
Lynette Yiadom-Boakye, Sanya Kantarovsky, Michael Armitage, Cecily Brown o
Avery Singer, che coprono tutto lo spettro che va dalla figurazione
all'astrattismo. Impossibile poi ignorare il fondamentale apporto alla cultura
contemporanea di uno dei più promettenti linguaggi artistici: la video arte. Per la mostra a
Palazzo Strozzi sono stati selezionati artisti come William Kentridge,
presente con la sua History of Main Complaint del 1996, Douglas Gordon e Philippe Parreno, con la
celebre videoinstallazione Zidane. A 21st Century Portrait del 2006, e
Ragnar Kjartansson con la sua The End – Rocky Mountains del 2009.
[Immagine in apertura: © photo Ela Bialkowska OKNO studio]