Un'esposizione dedicata alle soluzioni architettoniche pensate appositamente per gli amici a quattro zampe animerà gli spazi dell'ADI Design Museum di Milano. Tra cucce verticali e rifugi creativi, le opere in mostra rispondono alle esigenze specifiche di diverse razze canine, contribuendo a rafforzare il legame con i loro compagni umani.

L'ADI Design Museum di Milano si prepara a ospitare, dal 3 dicembre al 16 febbraio, Architecture for Dogs, la mostra che esplora il rapporto tra cani ed esseri umani presentando una ventina di innovativi progetti di "pet-tecture" (architettura per animali domestici) realizzati da alcuni tra i più importanti esponenti dell’architettura e del design internazionale, come Kazuyo Sejima, Kengo Kuma e Shigeru Ban. Dopo il successo ottenuto a Londra quattro anni fa, la mostra arriva per la prima volta nel nostro Paese in una versione aggiornata, che porta in esposizione anche due nuovi progetti ecosostenibili firmati dai designer italiani Giulio Iacchetti e Piero Lissoni.UN'ESPLORAZIONE DEL "DESIGN CANINO" ALL’ADI DESIGN MUSEUMCurata dal designer giapponese di fama internazionale Kenya Hara, la mostra si snoda armoniosamente tra i diversi spazi espositivi, ognuno dei quali è dedicato a un progetto che reinterpreta in modo originale il rapporto tra i cani e le architetture a loro dedicate. Tra i lavori esposti si segnalano cucce dal design innovativo, speciali panchine ideate per favorire la termoregolazione, rampe, cuscini e una cuccia verticale, progettata per favorire un’interazione visiva alla pari tra cane ed essere umano. Ideati per mettere in discussione l'antropocentrismo che ancora segna le nostre abitudini e la fruizione degli ambienti domestici, i progetti in mostra sfidano le convenzioni normalmente applicate agli spazi abitativi condivisi tra cani e padroni, rileggendo i canoni di funzionalità e design alla luce di una nuova e più moderna idea di convivenza tra uomo e animale domestico.UN PROGETTO INCLUSIVO PER RILEGGERE IL RAPPORTO TRA UOMO E ANIMALEAccanto a un ricco apparato fotografico e video, dedicato alle storie di coabitazione tra uomo e cane nei nuovi spazi di design presentati, il progetto espositivo è pensato per estendersi al di fuori degli spazi del museo e coinvolgere il pubblico anche da remoto: i visitatori, infatti, possono accedere in ogni momento ai disegni dei lavori esposti tramite il sito della mostra, e adattare le architetture alle esigenze del proprio cane. Si tratta di un approccio che stimola i visitatori a proporre una nuova visione del rapporto tra esseri umani e animali, partendo proprio dagli spazi domestici dedicati ai cani. Anche attraverso questi aspetti ludici e partecipativi, la mostra Architecture for Dogs invita a riconsiderare un legame ancestrale come quello tra uomo e cane attraverso un design inclusivo e rispettoso della diversità di specie.[Immagine in apertura: Konstantin GRCIC: Toy Poodle. Courtesy of Hara Design Institute. Ph: HIROSHI YODA]
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