Design scandinavo e giapponese si fondono in un resort vista mare
ARCHITETTURA
Entro la fine del 2024, nella remota isola giapponese di Sagishima dovrebbero iniziare i lavori per la costruzione di una struttura alberghiera che combina i valori dei design scandinavo e nipponico, incentivando la contemplazione del paesaggio.
Quando si pensa a una vacanza in Giappone l'isola di Sagishima, nella regione di Setouchi, potrebbe forse non essere la prima destinazione a venire in mente. Almeno non a tutti. Tale scenario potrebbe tuttavia cambiare in considerazione della realizzazione, a partire dalla fine del 2024, di una struttura alberghiera affidata a uno degli studi di progettazione architettonica che negli ultimi anni ha fatto registrare una significativa ascesa globale. Stiamo parlando di BIG - Bjarke Ingels Group, che attualmente sta affiancando al progetto giapponese ulteriori interventi nel settore della ricettività turistica, in particolare in Svizzera, nell'isola canadese di Vollebak e nella Lapponia svedese.IL RESORT CHE UNISCE DESIGN SCANDINAVO E NIPPONICOIl futuro resort di lusso NOT A HOTEL Setouchi è stato presentato come un complesso in grado di combinare i valori propri del design scandinavo e nipponico. A partire dal XIX secolo, e dunque dall'apertura dei confini del Giappone ai viaggiatori internazionali, i progettisti danesi hanno progressivamente evidenziato l'affinità di linguaggio tra la loro terra d'origine e lo stato dell'Estremo Oriente, apprezzando in particolare la sobrietà dello stile giapponese, il ricorso ai materiali naturali e l'attitudine a stringere un legame – non solo visivo – con la natura. Principi oggi rintracciabili anche nella proposta dello studio fondato da Bjarke Ingels, che ha sviluppato un masterplan per la costruzione di tre ville immerse in un bosco. Denominate 360, 270 e 180, si collocano nel sito di intervento (caratterizzato da forti variazioni di quota) a diverse attitudini. Pur essendo concepite come edifici distinti, formano in realtà un resort unico, che al pari di un nastro che si snoda attraverso una collina che digrada verso il mare.IL PROGETTO DI BJARKE INGELS GROUP IN GIAPPONEPer l'architetto Bjarke Ingels, l'opera è l'esito di un processo in cui essenziale sono state "l'esplorazione, l'osservazione e la comprensione del paesaggio. Abbiamo immaginato come sfruttare al meglio questo terreno straordinario e ci siamo concentrati su un design che rispecchiasse l'eleganza dell'architettura tradizionale giapponese" ha affermato. Ha quindi paragonato quello in corso a "un esperimento", il cui risultato consentirà di rivelare cosa succede quando le sensibilità di Danimarca e Giappone si ibridano, ovvero quando si associano il "desiderio danese di semplicità" e "la cura e la perfezione del Giappone". Infine, tra gli aspetti salienti dell'intervento, rientrano le strategia adottate in ambito energetico: dal rivestimento di tutte le coperture con tegole solari, che intendono essere un'interpretazione tecnologica dei tradizionali tetti giapponesi, alla raccolta dell'acqua piovana, a sua volta utilizzata per irrigare le aree verdi del complesso.[Immagine in apertura: Not A Hotel Setouchi. Render by MIR. Image courtesy of BIG and Not A Hotel]