Una lunga chiacchierata con Jeff Koons
LETTERATURA
Una lunga intervista a uno dei protagonisti dell’arte del nostro tempo, ricca di aneddoti sulla sua infanzia e giovinezza e sugli artisti che più lo hanno influenzato. Succede in “Il desiderio messo a nudo”, il libro (in uscita il prossimo 4 ottobre) dedicato all'arte “scintillante” di Jeff Koons.
In vista della prossima (attesissima)
personale di Jeff Koons a Palazzo Strozzi (in apertura il 2
ottobre), la casa editrice Johan and Levi porta in libreria un nuovo
volume dedicato alla poetica dell'artista americano – figura tra le
più importanti e discusse dell’arte contemporanea su scala
globale.
Autore del volume – dal titolo Il
desiderio messo a nudo – è Massimiliano Gioni, che, in veste
di intervistatore, intraprende una lunga e densissima chiacchierata
con questo protagonista assoluto dell'arte del nostro tempo. Sono tanti i temi affrontati tra le pagine del libro: dall’infanzia dell'artista in Pennsylvania all'approdo nella Grande Mela sulle note di Patti Smith, dal lavoro come impiegato al Membership Department del MOMA alla prima personale nel 1980 al New Museum (istituzione della quale lo stesso Gioni è attualmente direttore artistico).
CONVERSAZIONI CON JEFF KOONS
Frutto di varie conversazioni
registrate tra il 2018 e il 2021, l’intervista punta inoltre i
riflettori sulla filosofia e sulla pratica dello scultore –
re indiscusso del mercato dell'arte dopo il record di Rabbit,
il coniglietto d'acciaio battuto all’asta da Christie’s per oltre
novanta milioni di dollari.
Artefice di opere che sono ormai entrate
nell’immaginario collettivo per la loro capacità di esplorare i
luoghi comuni della società dei consumi, Koons mette in scena il
desiderio, accogliendo lo spettatore in uno spazio di gratificazione
immediata. Una chiacchierata ricca di aneddoti per conoscere
l'artista, prima di ammirarne le opere in tutta la loro lucentezza
tra le sale di Palazzo Strozzi.
[Immagine in apertura: Jeff Koons,
Lobster, 2003, alluminio policromo e catena in acciaio
smaltato, 147 × 94 × 43,5 cm, catena di altezza variabile. Tre
esemplari + PDA. Dalla serie “Popeye”. © Jeff Koons. Foto: Tom
Powel Imaging, Courtesy Sonnabend Gallery]