Torna il festival ospitato dalle aree interne d'Italia
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Annunciato il programma della seconda edizione del microfestival itinerante "Riscopriamo le nostre terre perdute". Da giugno a settembre 2022 quattro nuove tappe alla scoperta di possibili prospettive di vita in luoghi carichi di fascino tra le Alpi e gli Appenini.
Nel corso del Novecento, le aree interne d’Italia – spesso ricche di importanti risorse ambientali e culturali, ma carenti di servizi essenziali a causa della distanza dai grandi centri abitati – hanno vissuto un drammatico spopolamento che le ha progressivamente svuotate di abitanti, tradizioni e futuro. Negli ultimi anni, tuttavia, è cresciuta l'attenzione verso queste aree marginali, in particolare verso quelle localizzate in alta quota. Alcune di queste sembrano, infatti, seppur faticosamente, cercare di rilanciarsi. D'altronde, offrire modelli e stili di vita alternativi a quelli urbani e quindi ripopolare le “terre perdute”, è un passaggio sempre più necessario per assicurare all’Italia un futuro e uno sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale.Con l’obiettivo di indagare il presente e studiare nuove prospettive per queste aree periferiche, lo scorso anno è nato il microfestival itinerante Riscopriamo le nostre terre perdute, ideato dall‘Associazione culturale Terreoltre, con sede a Sestri Levante, da sempre sostenitrice dei piccoli borghi italici e promotrice di un turismo consapevole, lento e sostenibile. La manifestazione ha annunciato, per questa estate, quattro nuovi appuntamenti tra Alpi e Appennini.L’EDIZIONE 2022 DI “RISCOPRIAMO LE NOSTRE TERRE PERDUTE”La seconda edizione del microfestival, intitolata Verso il cambiamento. Tra identità e futuro delle aree interne, si articola in quattro tappe tematiche della durata di un weekend ciascuna che si svolgeranno da giugno a settembre. Si comincia con Salvaguardia e valorizzazione di lingue, culture e tradizioni a Luserna, in provincia di Trento (dal 17 al 19 giugno); poi Melle e Val Varaita, in provincia di Cuneo (l’8, 9 e 10 luglio) in cui si affronterà il tema Produzione dal basso e sostenibilità; Corchia e Berceto, in provincia di Parma (dal 26 al 28 agosto) con il programma Le montagne di mezzo: un anello possibile tra passato e futuro, e infine Velva e la Val Petronio, in provincia di Genova, in cui si parlerà di Nuovi modelli di vita e di produzione (il 16, 17 e 18 settembre).I REPORTAGE FOTOGRAFICI DEL COLLETTIVO CONTRAILSOgni tappa del microfestival – oltre che proporre laboratori operativi, trekking e passeggiate tematiche, ma anche dibattiti e incontri tra abitanti, studiosi, manager del turismo, artisti, guide ambientali, rifugisti, pastori e molte altre voci fuori dal coro –, prevede l’esposizione di reportage fotografici da tutto il mondo a opera dei fotogiornalisti del Collettivo Contrails –Massimiliano Donati, Valeria Ferraro, Massimo Gorreri, Cristina Maestri, Massimo Marazzini, Michele Martinelli, Emiliano Negrini e Valeria Sacchetti. Mostre fotografiche per raccontare, attraverso le immagini ed esempi virtuosi di località “marginali” internazionali, un possibile e attuabile futuro per questi territori da riscoprire.[Immagine in apertura: Velva. Foto di Massimo Marazzini | Contrails]