I colori e le inquietudini di Antonio Ligabue in mostra in Puglia
ARTE
Il Castello di Conversano ospiterà una grande esposizione dedicata ad Antonio Ligabue, artista che seppe realizzare opere memorabili nonostante una vita incredibilmente difficile.
Il Castello di Conversano ospiterà dal 25
marzo all'8 ottobre 2023 la mostra intitolata a uno degli artisti simbolo del Novecento. La rassegna offrirà
un'occasione imperdibile per conoscere la travagliata vicenda biografica di Antonio Ligabue, pittore
spesso considerato outsider, e comprendere le motivazioni che lo portavano
a realizzare opere caratterizzate da una incredibile forza espressiva.
L'arte costituiva per Ligabue una sorta di valvola di sfogo: l’artista infatti
soffriva di gravi problemi di autocontrollo e non riusciva a gestire i suoi
plateali accessi di ira. Lo stile della sua pittura è inscindibile della sua
vita: nato a Zurigo nel 1889 da madre italiana e padre ignoto, viene subito
affidato a una famiglia adottiva svizzera. Nel 1917, dopo aver aggredito la
madre affidataria Elise Hanselmann, viene ricoverato in una clinica
psichiatrica, mentre nel 1919 viene espulso in l'Italia: verrà inviato a
Gualtieri, vicino a Reggio Emilia, paese d'origine del patrigno, marito della
madre naturale.
LA STORIA DI ANTONIO LIGABUE
A Gualtieri Ligabue si sente isolato: non conosce la lingua,
non comprende la nuova cultura ed è protagonista di numerosi episodi che in
paese gli valgono il nomignolo poco lusinghiero di “el Matt”. Nessuno
comprende la sua arte così intensa e diretta, che pure era allora in pieno
allineamento con le tendenze espressioniste delle più avanzate tendenze
europee. Iniziano anni di emarginazione e di sofferenza per Ligabue: la sua
fortuna inizia a girare solo tra il 1928 e il 1929, quando viene scoperto
dall'artista della Scuola Romana Renato Marino Mazzacurati, che gli insegna a
usare i colori. Utilizzando il linguaggio comune della creatività, i due
riescono a intendersi. Per una figura psicologicamente fragile come Ligabue, la
natura era uno spazio sicuro in cui rifugiarsi. Ecco dunque che il tema
attraverso cui declina la sua visione del mondo è la foresta popolata da
animali. Nel frattempo le sue condizioni peggiorano: nel 1937 viene ricoverato
nell'ospedale di San Lazzaro a Reggio Emilia per autolesionismo, mentre nel
1940 per psicosi maniaco-depressiva.
LA MOSTRA SU LIGABUE AL CASTELLO DI CONVERSANO
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1948, grazie
al supporto di Mazzacurati, Ligabue inizia a guadagnare i primi soldi: il
panorama artistico italiano è ormai pronto ad accogliere il suo linguaggio
espressionista. Il successo però non gli arriderà a lungo: nel 1962 verrà
colpito da una paralisi. Viene ricoverato nell'ospedale di Guastalla, dove si
spegnerà nel 1965. La mostra di Conversano, considerata una tra le più complete
mai dedicate all'artista e suddivisa in base a un andamento cronologico, può
contare su veri e propri capolavori come Carrozza con cavalli e paesaggio
svizzero del 1956-57, Autoritratto con sciarpa rossa e Ritratto
di Marino del 1939-52. Sono presenti anche sculture come Gufo con preda del
1957-58 e opere grafiche molto potenti come Civetta, Iena e Autoritratto
con berretto da fantino.
[Immagine in apertura: Antonio Ligabue, Autoritratto con sciarpa rossa
, s.d., (1952- 1962). Olio su tavola di faesite, cm 91x74,5. Collezione privata]