La Fondation Beyeler ospiterà una imponente retrospettiva dedicata al geniale artista spagnolo, Francisco Goya, prevista dal 10 ottobre al 23 gennaio 2022.

In occasione del 275esimo anno dalla nascita di Francisco Goya, la Fondation Beyeler di Basilea si appresta ad accogliere una delle più esaustive mostre mai dedicate al geniale pittore e incisore spagnolo al di fuori del suo Paese natio. Con un corpus di circa cento opere, tra disegni, incisioni e più di 70 dipinti raramente esposti al pubblico, la mostra offre una panoramica esaustiva sull’arte di Goya grazie ai prestiti del Museo Nacional del Prado, del Louvre, della Galleria degli Uffizi, del Metropolitan Museum of Art e della National Gallery di Londra.GOYA ALLA FONDATION BEYELER Concepita da Isabela Mora e Sam Keller, e curata da Martin Schwander, la mostra Goya si snoda attraverso un itinerario cronologico che mette in risalto le contraddizioni e le ambivalenze insite nella pratica dell’artista aragonese. Nonostante la costante frequentazione dell’aristocrazia spagnola (che, verso la fine del XVIII secolo, lo porterà alla nomina di Primo Pittore di Corte), Goya ha sempre alternato la raffigurazione di personaggi e contesti sfarzosi a quella dei tormenti più intimi e oscuri. Focalizzata principalmente sulla tarda maturità del pittore, la mostra analizza la parabola creativa di Goya, presentando anche scene di genere e soggetti meno noti come le nature morte. Tra autoritratti emblematici e le celebri “pitture nere” – che, descrivendo rituali occulti e scene grottesche, mettono in evidenzia tutto il lato irrazionale e inquietante dell’animo umano – non mancano famosissimi ritratti di nobili come quello dedicato, nel 1795, alla Duchessa d'Alba. Un caso a sé stante è rappresentato invece dalle majas: immagini femminili cariche di una forte tensione erotica, come si evince sia dai due dipinti Majas al balcone e Maja e la mezzana (entrambi datati tra il 1808 e il 1812) sia dalla celeberrima Maja vestida (1800-07).LE INCISIONI OSCURE DI GOYA Ad arricchire il percorso espositivo vi sono anche otto piccoli dipinti di genere della collezione madrilena dei Marchesi de la Romana, quattro tavole di proprietà della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid, e una selezione di famose opere calcografiche. Tra i capolavori più conosciuti di Goya si ritrovano infatti le serie Los Caprichos, incisioni pubblicate nel 1799 che scandagliano attentamente il mondo dell’inconscio – tra le quali, in mostra, la popolare acquaforte n. 43 con l’esplicito titolo Il sonno/sogno della ragione genera mostri – e i Desastres de la guerra (1811-14), divenuti molto noti soprattutto per la crudezza espressa dai corpi e dai volti ritratti. L'esposizione sarà aperta dal prossimo 10 ottobre fino al 23 gennaio 2022. [Immagine in apertura: Francisco de Goya, La Maja vestida, 1800-1807, olio su tela, 95 x 190 cm. Museo Nacional del Prado, Madrid © Photographic Archive. Museo Nacional del Prado. Madrid]
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