Si intitola “Lisetta Carmi. Voci allegre nel buio” la mostra che, dal 15 settembre fino al 31 dicembre, il museo MACTE di Termoli dedica all’importante fotografa italiana.

Riconosciuta come una delle fotografe nostrane più influenti del secolo scorso, Lisetta Carmi si è contraddistinta, nel corso del tempo, per la sua attenzione rivolta soprattutto verso quei soggetti vittime di abusi e di emarginazione sociale.Grazie a uno sguardo poetico capace di fare emergere bellezza anche dai contesti più difficili, le sue fotografie sono entrate a pieno titolo nel nostro immaginario collettivo.LISETTA CARMI IN MOSTRA A TERMOLI Con l’intento di rivelare nuove sfumature della poetica dell’artista, i curatori Luigi Fassi e Giovanni Battista Martini hanno concepito per il MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli un progetto espositivo incentrato interamente sull’osservazione del paesaggio, sia dal punto di vista naturale che antropologico. Dal 15 settembre, fino al 31 dicembre, il primo museo contemporaneo del Molise aprirà infatti le sue porte alla mostra antologica Lisetta Carmi. Voci allegre nel buio. Con un corpus di settanta fotografie scattate in Sardegna tra il 1962 e il 1976, alternate a inediti materiali di archivio, verrà così delineata una narrazione unica, in grado di oltrepassare i confini geografici. DALLA SARDEGNA AL MOLISE Prodotta nel 2020 dal MAN – Museo d'Arte della provincia di Nuoro, l’esposizione sarà completamente riformulata nell’ottica di porre l’attenzione su quelle analogie che caratterizzano il territorio dell’Italia meridionale. Gli scatti della Carmi, che sono al contempo dei veri e propri ritratti di vita sociale, riveleranno così un ambiente costantemente modificato dalle abitudini e dalle tradizioni delle persone che lo abitano. Come afferma la direttrice del MACTE, Caterina Riva: “Grazie a questa mostra costruiamo un ponte metaforico tra Sardegna e Molise, reso possibile dalle straordinarie immagini realizzate da Lisetta Carmi e dall'attenta curatela di Luigi Fassi e Giovanni Battista Martini. Sono felice che un nuovo pubblico possa scoprire il lavoro di una figura centrale del Novecento italiano, e abbracciare con lo sguardo un paesaggio naturale, sociale e antropologico comune”.IL TEMA DEL PAESAGGIO Ponendo l’attenzione sulle diverse declinazioni del tema del paesaggio, due sale del MACTE saranno inoltre dedicate a una selezione di opere provenienti dalla collezione permanente del museo stesso, con l'esposizione di opere di artisti del calibro di Bianca Santilli, Giulio Turcato, Elisa Montessori e Mario Schifano. [Immagine in apertura: Lisetta Carmi, Orgosolo (bambino vicino al murale), 1962, courtesy Archivio Lisetta Carmi]
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