La Reggia di Caserta ospita una mostra monografica dedicata a Michelangelo Pistoletto. Riunendo oltre 60 opere, "Metawork" esplora i temi ricorrenti della ricerca del maestro dell’Arte Povera, come la metamorfosi, la spiritualità e il rapporto fra arte e tecnologia.

Illustre protagonista dell'Arte Povera, Michelangelo Pistoletto è al centro di un'importante rassegna monografica dedicata alla sua pluridecennale carriera. A ospitare le oltre sessanta opere dell’artista biellese sono gli spazi eleganti e suggestivi della Reggia di Caserta. Allestita nella Gran Galleria fino al 30 giugno 2025, la mostra Metawork dà spazio a lavori storici e ad altri più recenti del maestro, inclusi quelli in cui vengono coinvolte le nuove tecnologie: è il caso di Metawork-United Portraits, concepita attraverso un'intelligenza artificiale che fonde i ritratti fotografici degli "abitanti" di Cittadellarte – l'organizzazione fondata da Pistoletto a Biella nel 1998, dove da quasi trent'anni convergono artisti, scienziati, attivisti e creativi di ogni genere.LE OPERE DI PISTOLETTO ALLA REGGIA DI CASERTAL’esposizione si distingue per la pluralità tematica, in bilico fra tradizione e innovazione, offrendo uno sguardo profondo sui concetti di metamorfosi e interconnessione, caratteristici del percorso artistico del maestro. Tra le opere esposte, Il tempo del giudizio esplora la convergenza tra spiritualità e arte, presentando un tempio simbolico delle principali religioni monoteistiche e del buddismo, ognuna con un suo elemento di preghiera (un inginocchiatoio, un tappeto, una statua del Buddha). Quest'approccio è esemplare della poetica dell’autore, mirata a unire diversità etniche e culturali, in uno spazio storico che diventa simbolo di scambio di idee. Un altro capolavoro in mostra, Divisione Moltiplicazione - Terzo Paradiso, incarna la continua tensione tra natura e artificio attraverso l'uso di tre specchi che formano l'iconico segno dell'infinito "triplo", il cosiddetto Terzo Paradiso, simbolo di una nuova umanità che nasce dal superamento delle contrapposizioni dicotomiche.DALL’ARTE POVERA ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALEPistoletto esplora ulteriormente la dinamicità del contatto umano nell'opera QR Code Possession - Autoritratto e in ConTatto, che reinterpreta La creazione di Adamo spostando il focus dalla mano divina allo specchio, dispositivo di divisione e moltiplicazione. Queste opere dialogano con altre come il Labirinto, un simbolo dell'Arte Povera realizzato in cartone, che invita il visitatore a un'esplorazione interiore e fisica sottolineando la flessibilità della materia di fronte all'immaginazione. La mostra a Caserta diventa così non solo un tributo a Pistoletto, ma un invito a riflettere sulla nostra posizione nel mondo, stimolando una nuova sensibilità verso le diversità e le connessioni globali.[Immagine in apertura: Divisione Moltiplicazione Terzo Paradiso © Foto Alessandra Ammirati]
PUBBLICITÀ