Imparare facendo, sperimentando, manipolando e giocando: questo l'obiettivo del nascente MUBA - Museo dei bambini e delle bambine di Bologna, per il quale è stato scelto il progetto vincitore del concorso di progettazione architettonica. In un triennio nascerà un polo in cui i più piccoli potranno vivere esperienze uniche, dotato anche di un giardino sensoriale. 


Nominato nel 2020 Giovane Talento dell’Architettura dal Consiglio Nazionale degli Architetti, in occasione dell'annuale Festa dell'Architetto, lo studio Aut Aut Architettura ha guidato il raggruppamento temporaneo di imprese che ha vinto il concorso di progettazione per il nuovo Museo dei bambini e delle bambine di Bologna. Indetta lo scorso mese di ottobre, la competizione promossa da Comune e Ordine degli Architetti di Bologna era finalizzata allo sviluppo di un polo culturale dedicato all’educazione, alla conoscenza e allo svago, rivolto ai bambini da 0 a 12 anni, alle scuole e alle famiglie. Il MUBA, come si chiamerà il futuro museo, si insedierà nel rione Pilastro, in un'area pubblica inclusa nel giardino denominato Parco Mauro Mitilini, Andrea Moneta, Otello Stefanini.IL MUSEO DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE DI BOLOGNA Come previsto dal bando, il MUBA dovrà "integrarsi e dialogare sotto ogni aspetto - architettonico, estetico, funzionale - sia con l’area verde che lo ospita, sia con i due edifici che già sorgono nella stessa". Ricorrendo alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un investimento di oltre 3 milioni e seicentomila euro, il capoluogo dell'Emilia Romagna punta così a dotarsi di un innovativo centro per l'infanzia e l'adolescenza. Disporrà di spazi outdoor e indoor, posti in diretta relazione con la Biblioteca Spina e la Casa Gialla (che attualmente è un importante punto di aggregazione giovanile per il quartiere) e in prossimità di una fermata della linea rossa del tram, di futura realizzazione. Del progetto risultato primo classificato (ideato da Aut Aut Architettura con dedaLEGNO, EquiWatt, SPARCH, geol. Roberto Salucci e arch. Mauro Loreti), la commissione di valutazione presieduta dall'architetta Sonia Beatrice Calzoni ha evidenziato che "affronta con completezza e intelligenza il tema proposto. Vengono apprezzati l’inserimento urbano e il rapporto con il contesto, come la dettagliata soluzione planimetrica, che restituisce una spazialità interessante e disponibile ad adattamenti secondo le proposte educative che saranno sviluppate. Il progetto viene premiato quindi anche in relazione al suo sviluppo complessivo, particolarmente convincente sul piano della fattibilità".IL PROGETTO DEL MUBA DI AUT AUT ARCHITETTURA Fondato nel 2016 e con sede a Roma, lo studio Aut Aut Architettura ha inteso il MUBA come un "dispositivo capace di stimolare i piccoli visitatori a imparare facendo, sperimentando, manipolando, giocando", ovvero "una giocosa fabbrica di esperienze e di sapere", come precisa l'abstract nella proposta progettuale. La nuova struttura verrà costruita in X-LAM – ovvero pannelli preformati in legno – in modo tale da assicurare tempi di realizzazione ridotti e basso impatto ambientale. Il MUBA disporrà di tre livelli, l'ultimo dei quali sarà in larga parte occupato da un giardino esperienziale e verrà caratterizzato dalla sagoma a shed movimentati. Proprio la copertura vegetale, che comporterà una riduzione dei carichi termici sia invernali che estivi, rientra fra le strategie bioclimatiche incluse nell'intervento. Nei prossimi due mesi, intanto, lo studio vincitore approfondirà la proposta vincitrice, di concerto con il nascente Comitato scientifico del nuovo museo: si tratta del soggetto, nominato dal Comune di Bologna, che seguirà il processo di definizione del concetto educativo e museale negli anni a venire. Sia il progetto di Aut Aut Architettura che le altre proposte candidate al concorso saranno presto al centro di una mostra e di un'iniziativa pubblica che si terrà a Bologna. La conclusione dei lavori per il MUBA dovrebbe avvenire entro il 2026. [Immagine in apertura: Aut Aut Architettura, MUBA Museo dei bambini e delle bambine di Bologna: vista dello spazio espositivo al primo piano (stanza tematica città). Render © Aut Aut Architettura]
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