Odessa entra nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. La candidatura ufficiale, pervenuta agli organi competenti l'autunno scorso, è stata accolta: per l'iscrizione della città d'arte ucraina è stata seguita una procedura accelerata a causa della guerra.

“Una città libera, una città mondiale, un porto leggendario che ha lasciato il segno nel cinema, nella letteratura e nelle arti, viene così posta sotto la protezione rafforzata della comunità internazionale. Mentre la guerra continua, questa iscrizione incarna la nostra determinazione collettiva a garantire che questa città, che ha sempre superato gli sconvolgimenti globali, sia preservata da ulteriori distruzioni". Con queste parole Audrey Azoulay, direttre generale dell'UNESCO, ha commentato, via Twitter, la recentissima iscrizione di Odessa nella Lista del Patrimonio Mondiale. ODESSA PATRIMONIO MONDIALE UNESCO Da ieri, 25 gennaio 2023, la città ucraina si aggiunge infatti al significativo gruppo di siti UNESCO presenti nel martoriato Paese, del quale fanno parte anche il centro storico di Leopoli e la cattedrale intitolata a Santa Sofia nella capitale Kiev. Nel caso specifico di Odessa, l'iscrizione è avvenuta adottando una procedura accelerata, imposta dalla guerra in atto. Proprio il conflitto, e i pericoli a esso associati, ha spinto le autorità locali a lavorare alla candidatura del centro storico cittadino nella Lista del Patrimonio Mondiale. L'avvenuta iscrizione è da considerarsi un atto non simbolico, ma con sostanziali conseguenze: di fatto consente all'Ucraina di avere accesso a una "maggiore assistenza tecnica e finanziaria internazionale", come precisa la nota ufficiale, così da assicurare adeguata protezione al patrimonio locale e futuro supporto per la sua rinascita. Secondo i termini della Convenzione sul Patrimonio Mondiale, inoltre, i 194 stati firmatari della stessa si impegnano a non intraprendere alcuna deliberata azione che possa danneggiare direttamente o indirettamente il sito del Patrimonio Mondiale e a contribuire alla sua protezione.  L'UNESCO E LA GUERRA IN UCRAINA Italia e Grecia, nell'estate 2022, hanno sostenuto attivamente gli esperti ucraini nella presentazione della candidatura di Odessa, formalizzata in via ufficiale dal presidente Zelenskyj nell'ottobre 2022. Lo stato di minaccia e le tensioni conseguenti il conflitto hanno imposto tempi di valutazione stretti da parte degli organismi deputati, che hanno lavorato secondo un protocollo d'emergenza fino ad arrivare all'annuncio di ieri. L'iscrizione di Odessa nella Lista del Patrimonio Mondiale va inserita nella serie di azioni concrete che fin dallo scoppio dell'ostilità l'UNESCO ha intrapreso in nome della salvaguardia del patrimonio artistico e architettonico ucraino. In quasi dodici mesi di guerra, sono state ad esempio fornite attrezzature che hanno reso possibile la digitalizzazione di circa mille opere d'arte e della collezione documentaria dell'Archivio di Stato di Odessa; sono state inoltre consegnate attrezzature per la protezione degli edifici e delle opere d'arte allestite all'aperto. A oggi il programma UNESCO per l'Ucraina ha già mobilitato risorse per oltre 18 milioni di dollari, fra istruzione, scienza, informazione e, appunto, cultura. [Immagine in apertura: Odessa, Ucraina. Photo by Alexey Savchenko on Unsplash]
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