Due dipinti attribuiti al maestro olandese Rembrandt, ritrovati dal Rijksmuseum due anni fa, vengono finalmente svelati al pubblico dopo attente indagini diagnostiche. Si tratta dei ritratti più piccoli mai creati dall’autore, realizzati per la sua cerchia familiare ristretta.

A quasi 200 anni dalla loro ultima apparizione pubblica, i due ritratti più piccoli mai realizzati da Rembrandt sono stati riportati alla luce dal Rijksmuseum di Amsterdam soltanto due anni fa. Acquistati dalla famiglia Holterman all’inizio di quest’anno, vengono finalmente svelati al pubblico grazie a un prestito a lungo termine al museo. “Il Rijksmuseum possiede la raccolta più ampia e rappresentativa di dipinti di Rembrandt al mondo. Dato il mio stretto rapporto con il museo, e il fatto che un team di esperti ha condotto ricerche su questi ritratti per diversi anni, sentivo che questi lavori dovessero appartenere a questa istituzione”, ha dichiarato l’imprenditore e collezionista Henry Holterman. I DUE PICCOLI RITRATTI DI REMBRANDT RITROVATI Datate al 1635, le opere ritrovate sono la versione in scala ridotta di due ritratti già noti da tempo. I soggetti raffigurati – il ricco idraulico Jan Willemsz van der Pluym e sua moglie Jaapgen Caerlsdr, che all’epoca avevano 70 e 69 anni – furono identificati nel 1977 dall’archivista Isabel van Eeghen, sulla base di un catalogo di un’asta del 1760 dove comparivano entrambe le copie, messe in vendita da un loro pronipote. Il legame tra il maestro e i due committenti aveva origini profonde, dal momento che il figlio di Jan e Jaapgen, Dominicus, sposò la cugina di Rembrandt, Cornelia Cornelisdr van Suytbroek, nel 1624. “Jan e Jaapgen avvicineranno i visitatori alla cerchia familiare di Rembrandt”, ha affermato il direttore del Rijksmuseum Taco Dibbits.LE RICERCHE  DEL RIJKSMUSEUM Al tempo in cui realizzò i due lavori, Rembrandt era il ritrattista più in voga di Amsterdam: considerando le loro piccole dimensioni e lo stile dinamico e abbozzato delle pennellate, probabilmente li dipinse come un favore personale alla coppia. Il ritrovamento dei due piccoli ritratti e le analisi diagnostiche condotte dal Rijksmuseum con strumenti all’avanguardia, hanno permesso di confermare scientificamente le ipotesi speculative avanzate negli anni Settanta, non solo per quanto riguarda l’identità dei soggetti ritratti, ma anche rispetto all’autore: infatti, le modifiche apportate durante il processo creativo, i pigmenti utilizzati, così come la costruzione dei tratti del volto e le pennellate rapide e disinvolte, conducono senza dubbio alla mano esperta di Rembrandt. [Immagine in apertura: Installation Rembrandt portraits Jan and Jaapgen. On loan from the Henry M. Holterman Family . Photo: Rijksmuseum/Olivier Middendorp]
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