C'è chi la indossa stampata su una maglietta e chi addirittura ha deciso di tatuarsela addosso: stiamo parlando della copertina di “Unknown Pleasures”, album di riferimento dei Joy Division. Uno scienziato ha provato a spiegare l'immagine con un esperimento di astrofisica.

Un campo nero dal quale emerge una sequenza di linee bianche frastagliate. La copertina di Unknown Pleasures (nell'immagine in apertura, fonte Discogs ‒ www.discogs.com) – primo album dei Joy Division – la conosciamo un po' tutti. Ma cosa si nasconde dietro questa immagine, progettata dal designer Peter Saville nel 1979 e passata alla storia?A spiegarcelo oggi, a quarant'anni dalla pubblicazione dell'album, è Patrick Weltevrede – docente alla University of Manchester. Estratta dalla Cambridge Encyclopaedia of Astronomy, la copertina rappresenta un grafico comparato delle frequenze del segnale scaturito dalla stella Pulsar B1919+21, ovvero la prima “stella pulsante” (stella di neutroni) mai osservata dagli uomini. Un nuovo esperimento, condotto di recente da Weltevrede, ha provato a spiegare qualcosa in più, esaminando la stessa pulsar da un osservatorio non distante dagli Strawberry Studios di Stockport, in Inghilterra, dove l'album venne all'epoca inciso.Stando alle osservazioni di Weltevrede, si è notato che le onde radio raffigurate sulla copertina equivalgono a segnali di luce nello spazio. In sostanza, quelle sottili linee bianche su fondo nero rappresentano 80 impulsi luminosi da onde radio, formatisiin seguito all'esplosione di una stella molto antica. Ognuna delle 80 linee è in qualche modo speciale: ogni flash registrato è infatti unico e mai replicabile. Un po' come le emozioni che nascono dall'ascolto di questo album, di certo una delle pietre miliari della storia della musica.
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