Subiaco è la Capitale Italiana del Libro 2025, premiata grazie a un progetto che unisce passato e presente, storia e innovazione, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla lettura. Tra le iniziative in programma spiccano la ricostruzione della prima tipografia italiana e una serie di visite guidate interattive e multimediali.

È Subiaco, in provincia di Roma, ad aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana del Libro 2025. Sorpassando le “colleghe” finaliste – Grottaferrata, Ischia, Macchiagodena, Mistretta e Sorrento –, la città vince con un progetto innovativo che spazia dalla valorizzazione e il restauro del patrimonio bibliotecario all'utilizzo delle nuove tecnologie per avvicinarsi ai più giovani. Subiaco prenderà il testimone da Taurianova, in Calabria, che aveva trionfato nel 2024.SUBIACO È LA CAPITALE ITALIANA DEL LIBRO 2025A risultare vincente è stato proprio l’obiettivo di rilanciare l'interesse per la lettura tra le nuove generazioni, spesso distaccate da un mondo tradizionalmente percepito come obsoleto. La motivazione della scelta, spiega il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, risiede nel voler premiare “l’intento di far conoscere il lungo viaggio fatto dal libro nei secoli alle nuove generazioni, unendo passato e futuro in modo interattivo e attrattivo per tutti. Solo la conoscenza del passato, infatti, ci può illuminare in una nuova visione della cultura come forma di resistenza dell'umanità”. Una delle iniziative più interessanti è il progetto di ricostruzione della prima tipografia a caratteri mobili italiana, che rievoca il momento della stampa del primo libro in Italia avvenuto proprio nella città laziale nel 1465. La nuova istituzione non solo arricchirà culturalmente il territorio, ma offrirà anche un'opportunità unica di connessione tra passato e presente, evidenziando la rilevanza di Subiaco nella storia della stampa.UN PROGETTO CHE UNISCE PASSATO E INNOVAZIONETra le iniziative previste per valorizzare il territorio, spicca anche il progetto WhatsArt: una serie di visite guidate arricchite da strumenti audiovisivi, grazie ai quali gli spettatori potranno immergersi nelle storie custodite nei musei e nei teatri del luogo attraverso esperienze interattive. Inoltre, la città punterà sulla lettura all'aperto con i "libri parlati" disseminati nelle piazze, promuovendo infine scambi culturali tra biblioteche, scuole e insegnanti nell'ambito di attività didattiche e performative. Questa cornice culturale dinamica non solo prometterà di valorizzare il patrimonio letterario regionale, ma promuoverà anche una nuova modalità di apprendimento che unisce tradizione e innovazione, proponendosi come modello per la fruizione della ricchezza archivistica e letteraria italiana.[Immagine in apertura: foto di Robert Anitei su Unsplash]
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