Cosa vuol dire essere eroi oggi? Se lo chiede, e rivolge la domanda al suo pubblico, Marina Abramović. La “regina” della performance è al centro di un nuovo progetto globale, presentato nel corso dell'estate in sette metropoli del mondo. Compresa Milano.

Era il 2001 quando Marina Abramović, ferma su un cavallo bianco e con in mano una bandiera dello stesso colore, decantava il valore degli eroi. Succedeva con la performance The Hero, realizzata pochi mesi prima del drammatico attentato alle Torri Gemelle di New York, e dedicata al padre Vojin, eroe nazionale serbo. A venti anni da quel progetto, e con un mondo che nel frattempo è cambiato profondamente, lasciandoci in balìa di frequenti tensioni e instabilità, l'artista (prossimamente omaggiata dall'attesissima retrospettiva alla Royal Academy of Arts di Londra) si prepara a riportare in scena quell'azione poetica e simbolica, indirizzandola verso nuovi significati in risposta ai temi del nostro tempo. IL NUOVO PROGETTO DI MARINA ABRAMOVIĆA partire dal prossimo 13 giugno, e per tutta l'estate (fino al 31 agosto), sette metropoli del globo proporranno in contemporanea il video The Hero, proiettato nello spazio urbano con un obiettivo ben preciso: invitare il pubblico a una prova di coraggio e di responsabilità, di fronte alle minacce che attanagliano il presente. Prodotto da CIRCA, il programma già attivo a Londra e dedicato alla proiezione di opere d'arte nello spazio cittadino, il video sarà visibile nel corso dei prossimi tre mesi in alcuni dei luoghi più iconici del mondo: da Piccadilly Circus a Londra al Kurfürstendamm di Berlino, dalla Fed Square di Melbourne, in Australia, a Times Square a New York. Anche l'Italia parteciperà a questa "maratona" globale e corale, con la proiezione dell'opera sugli schermi di Piazza Cadorna (ogni giorno alle ore 20:22). ESSERE EROI SECONDO MARINA ABRAMOVIĆIl tema dell'iniziativa (che oltre alle città elencate toccherà anche Los Angeles e Seul) è invitare il pubblico a riflettere sui temi del nostro tempo, spingendolo a interrogarsi sul valore della parola “eroe” oggi. Di fronte a una crisi climatica che ci obbliga a cambi di paradigma che non possiamo più rimandare, e a tensioni belliche sempre più aspre, la speranza del progetto è spingere le nuove generazioni a interrogarsi sul loro ruolo (singolo e collettivo) all'interno del mondo. Per rendere il tema ancora più esplicito, anche il testo di accompagnamento alla performance del 2001 è stato riscritto in risposta alla condizione attuale. Si intitola The Hero Manifesto, ed è un augurio a salire sul proprio "cavallo bianco" e a farsi portatori di pace. [Immagine in apertura: Marina Abramović. Photography by Carlo Bach. CIRCA 2022]
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