Dal modello all’oggetto: una mostra sull’opera di Giovanni Sacchi

22 Maggio 2017


Prosegue il progetto di valorizzazione della Collezione Permanente del Design Italiano e delle eccellenze del territorio lombardo intrapreso dal Triennale Design Museum. Della nuova tappa di questo percorso, cui continuano a fare da cornice gli spazi espositivi della Villa Reale di Monza, è protagonista il designer Giovanni Sacchi.
Scomparso a Milano nel 2005, lega indissolubilmente il proprio nome all’attività di modellista, ambito nel quale si impose su scala nazionale: per il suo significativo contributo, l’ADI scelse di conferirgli, nel 1998, il Compasso D’oro.

Aperta fino al 18 giugno 2017, la mostra Giovanni Sacchi. Dal modello all’oggetto abbraccia 50 anni di carriera, sempre vissuta a stretto contatto con alcuni dei più importanti designer e architetti del Novecento e contemporanei. Affiancandoli nella progettazione dei loro lavori, Sacchi contribuì alla definizione di decine di oggetti destinati a divenire icone del design made in Italy.
In fase di modello, passarono infatti tra le sue mani televisori, frigoriferi, lampade, telefoni, posate, pentole, automobili, aspirapolveri, penne, interruttori, maniglie, macchine da scrivere, computer, caffettiere, sedie, sgabelli, calcolatrici, macchine da cucire, orologi e radio. Decine di progetti concepiti da autori di grandissima fama – tra cui i fratelli Castiglioni, Bruno Munari, Marco Zanuso, Mario Bellini, Ettore Sottsass, Richard Sapper, Joe Colombo, Mario Botta e Renzo Piano, solo per citarne alcuni – raggiunsero una prima tangibile realizzazione all’interno del suo laboratorio, in via Sirtori a Milano. In questa “vera bottega rinascimentale” si stima che siano stati realizzati 25mila modelli di design e di architettura, per più di 300 designer e 500 aziende.

La raccolta di modelli di Giovanni Sacchi, costituita da oltre 300 esemplari, è stata concessa in deposito da Regione Lombardia al Triennale Design Museum.