Svelati i nomi dei cinque giovani finalisti del Premio Furla, il più prestigioso contest italiano dedicato all’arte contemporanea. Padrino dell’edizione 2012 un “rivoluzionario” Jimmie Durham
Una fiamma, brillantissima, a rompere con la propria luce vitale uno sfondo altrimenti tremendamente oscuro e minaccioso. Ed un motto coinvolgente, coraggioso, invitante: “add fire”, aggiungete fuoco alle vostre vite, osate, siate creativi. Con questa immagine l’eclettico Jimmie Durham ispira la nona edizione del Premio Furla, il più ambito tra i riconoscimenti che in Italia sono rivolti all’arte contemporanea.
Un padrino d’eccezione, che eredita un ruolo già ricoperto da Marina Abramovic e Joseph Kosuth, ma anche Christian Boltanski e Michelangelo Pistoletto: i grandi protagonisti dell’arte di oggi guardano con curiosità e interesse ai propri colleghi più giovani, contribuendo con il proprio modello al loro percorso di crescita. Cinque i giovani selezionati da un pool di altrettanti – ed altrettanto giovani – curatori, affiancati nella scelta da colleghi stranieri.
Lo showroom Furla a Milano accoglie la presentazione della rosa dei finalisti, da cui emergerà il nome di chi vedrà la propria opera realizzata ed esposta al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Primo premio di assoluto prestigio, benaugurale per una lunga e fortunata carriera nel mondo dell’arte; ed arricchito dalla possibilità di un periodo di residenza al WIELS Contemporary Art Center di Bruxelles.
A contendersi il Furla, quest’anno, sono Chiara Fumai, già protagonista nel corso dell’ultima dOCUMENTA; il duo Invernomuto; Diego Tonus e i giovanissimi Tomaso De Luca e Davide Stucchi. Esperienze, sensibilità e linguaggi tra loro profondamente diversi: ai contendenti, ora, un paio di mesi di tempo per elaborare il proprio progetto, ideare l’opera che meglio risponde all’input dettato da Durham. L’assegnazione del Premio il prossimo gennaio.