Compie sessant’anni, passati a raccontare al meglio l’arte contemporanea. Con cataloghi pregiati e una rivista capace di fare scuola. Roma celebra, con una mostra, il mito Editalia.
Raramente un editore ha saputo intrecciare in modo tanto importante la propria attività a quella di una grande istituzione culturale. Il miracolo è avvenuto a Roma, con lo straordinario abbraccio tra la Galleria Nazionale d’Arte Moderna ed Editalia: un percorso compiuto attraverso sessant’anni di documenti unici, raffinatissimi e pregiati cataloghi per eventi che sono entrati nella storia. Oggi raccontati in una mostra di grande fascino.
Nasce nel 1952 Editalia, e subito corteggia con successo il grande museo romano, trovando nella direzione di Palma Bucarelli un sostegno e una condivisione di idee difficilmente riproponibile. Anni intensi quelli dalla metà dei ’60 al ’77: anni in cui il fermento culturale che accende una città vivissima porta alla creazione di QUI arte contemporanea. Un’avventura capace di coinvolgere tutti i più grandi artisti del periodo.
Non poteva dunque non essere la GNAM a celebrare degnamente i primi sessant’anni di Editalia, con una mostra che ha il merito di non fermarsi al doveroso omaggio della casa editrice, ma sa restituire attraverso opere d’arte uniche l’ambiente e l’atmosfera di un periodo di profonda intensità e contagioso dinamismo. Dalla a di Accardi alla v di Vedova, passando per i vari Kounellis, Fontana e Pascali: in mostra tutto il meglio del contemporaneo italiano.
Ma il rapporto tra le due realtà non guarda solo al passato, anzi: getta le basi per un futuro di nuove fitte collaborazioni. Arriva in occasione della mostra il dono, da parte di Editalia, di una serie di preziosi libri d’artista e multipli d’autore, subito integrati nella collezione della GNAM: ecco Paladino, Scianna, ancora Accardi e Kounellis. Stampe e volumi che testimoniano come l’amore tra editore e museo non si affievolisca con gli anni.