È l’unico italiano in corsa per un premio Oscar, che rischia di portarsi a casa per la seconda volta in cinque anni. Non è un attore famoso e nemmeno un regista: Dario Marianelli è musicista. Le sue colonne sonore conquistano Hollywood
Mancano film italiani nella lista dei candidati agli Oscar 2013. Ma non mancano italiani. In corsa, ancora una volta, in una categoria che esalta al massimo estro e creatività. Ha sfiorato la statuetta nel 2006 con “Orgoglio e pregiudizio”, l’ha conquistata due anni dopo per “Espiazione”; ci riprova, quest’anno, con “Anna Karenina”: a caccia di un bis storico è il compositore pisano Dario Marianelli. Le sue colonne sonore incantano Hollywood.
Marianelli, cinquant’anni il prossimo mese di giugno, ha la possibilità di avvicinare il record di un altro grande “tecnico”: lo scenografo Dante Ferretti, che in tandem con la moglie Francesca Lo Schiavo ha portato a casa tre Oscar, nel 2002, 2008 e 2012. Un palmares importante per il nostro cinema: che manca da Los Angeles, con un proprio film, dal 2006, quando Cristina Comencini presentò “La bestia nel cuore”.
L’ufficialità delle candidature, arrivata nel primo pomeriggio di oggi dal Samuel Goldwyn Theater di Hollywood, sembra non riservare grosse sorprese per le statuette che più contano. A fare la parte del leone sarà, come nelle aspettative, “Lincoln”: il biopic diretto da Steven Spielberg, rigorosamente in corsa per il suo terzo Oscar come miglior regista, incassa la bellezza di dodici nomination. Tante quante ne totalizzò, nel 1959, “Ben Hur”.
Inattesa la considerazione dell’Academy per “Amour”, la struggente storia d’amore diretta dall’austriaco Michael Haneke già vincitrice della Palma d’Oro come miglior film: un successo che avrà l’occasione di bissare a Los Angeles. Dove sfileranno, sul red carpet, la più giovane e la più anziana attrice ad aver mai ottenuto una nomination come “best performer”: ha soli nove anni la sorprendente Quvenzhané Wallis, quasi ottanta in meno di Emanuelle Riva.