Sorprese dall’attesa asta londinese del 5 febbraio, che ha visto all’incanto, da Sotheby’s, opere dei maggiori maestri del Novecento. Sotto le aspettative Picasso; record per lo Schiele “dismesso” dal Leopold Museum
Non sono affatto pochi 33milioni di euro, ma se le aspettative della vigilia puntano decise ai quaranta si può legittimamente pensare ad un clamoroso ridimensionamento. Quello cui è andato incontro Pablo Picasso: sorprese dall’asta londinese che proponeva, da Sotheby’s, il ritratto dell’amata musa ispiratrice, Marie-Therese Walter, dipinto nel 1932. Non si raggiunge la quotazione immaginata, per un risultato del tutto imprevisto.
Atteso, invece, l’interesse dei buyer per i tre disegni a firma Egon Schiele finiti in asta: lavori di livello assoluto, provenienti dalle collezioni di un Leopold Museum che ha deciso di alleggerire il ricco catalogo dell’artista austriaco in suo possesso, puntando a reinvestire il denaro ottenuto nell’acquisizione di opere di maestri contemporanei. Arriva a nove milioni di euro l’autoritratto di Schiele con Wally Neuzil, musa e amante. Un risultato da record.
Mai un disegno dell’artista viennese era stato venduto a cifre tanto alte, per una quotazione che arriva a doppiare ampiamente il record precedente, con asticella ferma a poco meno di 6 milioni e mezzo di euro. Lo straordinario riscontro del duplice ritratto è arrotondato dal successo delle altre due opere di Schiele proposte in asta: per i tre lavori si raggiunge, in totale, la somma vertiginosa di 16 milioni di euro.
Tanti i tesori andati in asta in una sessione che si configura come la seconda più ricca nella storia delle vendite di arte moderna per la casa londinese. Tra le proposte non è mancato un ricco corpus di opere impressioniste – da Degas a Monet, passando per Sisley a Pissarro – e pezzi dei più grandi maestri del XX secolo: Paul Klee, battuto a quasi un milione di euro, e Mirò; Kandinsky e Matisse.