Nico Vascellari. Arte hardcore dal Veneto alla Sicilia

20 Agosto 2013


Un porto franco dove smerciare sogni e condividere visioni. Senza vincoli di linguaggio espressivo, passando liberamente dall’arte visuale alla musica d’avanguardia, dal video alla parola. Un piccolo grande paradiso delle idee: un po’ galleria e un po’ club, ma al tempo stesso studio d’artista e circolo ricreativo per menti brillanti. È lo spazio Codalunga di Vittorio Veneto, esperienza nata nel 2005 ed oggi in vetrina nella prestigiosa trasferta siciliana di Castelbuono.

È il Castello dei Ventimiglia, nel cuore della cittadina della provincia palermitana, ad ospitare fino all’8 settembre la mostra che raccoglie quasi dieci anni di interventi ed azioni. Nate e cresciute attorno all’eccentrica ed eccezionale figura di Nico Vascellari, tra i più interessanti artisti dell’ultima generazione. Partito come musicista hardcore, arrivato in breve a modulare le proprie urgenze espressive sintonizzandole sui canali della performance e della video-arte.

Lo studio aperto nella natia terra veneta diventa un palcoscenico dove misurarsi nel confronto con colleghi e amici. Una selezione dei lavori sviluppati in quel contesto effervescente sono oggi esposti seguendo la curatela di Laura Barreca: ci si imbatte nei collage psichedelici di Bjorn Copeland, artista e al tempo stesso chitarrista dei Black Dice; si entra nell’universo del duo Invernomuto e si passa per i video del regista catalano Carlos Casas.

La cultura underground è celebrata nell’omaggio a GG Allin, il mefistofelico cantante punk consumato dagli eccessi e protagonista di epocali performance al limite dell’autodistruzione; sui binari paralleli che vedono scorrere musica e arte anche Nate Young e John Duncan, con quest’ultimo vicino alla corrente dell’Azionismo viennese e attento sperimentatore nel campo del field recording.